Chanel Totti, figlia dell’ex calciatore della Roma Francesco Totti e della showgirl italiana Ilary Blasi, è stata paparazzata in bikini mentre passava le vacanze in spiaggia insieme alla famiglia.
La fotografia, pubblicata in prima pagina dal settimanale Gente, ha fatto scalpore tra l’opinione pubblica e la stessa famiglia della ragazza minorenne. Lo sdegno sui social ha continuato a crescere, dal momento che nelle ultime ore non si fa altro che sottolineare l’entità della grave violazione della privacy di una minorenne. Il settimanale inoltre rischierebbe sanzioni importanti.
La rabbia dei genitori
Il pupone della Roma e la moglie Ilary non hanno nascosto il loro malumore per il trattamento riservato alla figlia tredicenne, pubblicando un post su Instagram dove i due VIP hanno ringraziato in maniera sarcastica la direttrice di Gente Monica Mosca.
La rabbia dei due genitori è scattata nel momento in cui si è diffusa la notizia a livello nazionale : nell’immagine di copertina c’era la foto di Chanel con il volto oscurato per rispetto della privacy in quanto minorenne, ma con il lato B in bella mostra e con un titolo fortemente allusivo (“È la gemella di mamma Ilary”). Subito dopo, anche la comunità social ha espresso il suo sdegno contro i responsabili di redazione della rivista Gente e solidarietà nei confronti della famiglia Totti-Blasi.
Il dispiacere della direttrice e la violazione della carta di Treviso
La foto pubblicata sul settimanale ha inevitabilmente attirato l’attenzione dell’Ordine dei Giornalisti visto che oggi sta valutando la denuncia pervenuta dal Moige (Movimento Italiano Gentori).
Elisabetta Scala, vicepresidente dell’associazione ha infatti commentato così :”Questo nuovo andamento della comunicazione mediatica di iper-sessualizzazione dell’infanzia e dell’adolescenza, ai confini con l’istigazione alla pedofilia, deve produrre un unanime reazione di indignazione e al contempo essere immediatamente fermata dalle istituzioni che si occupano di tutelare i nostri figli e di salvaguardare un giornalismo e una comunicazione mediatica corretti e rispettosi dei minori”
Mentre Monica Mosca si dice dispiaciuta per quanto accaduto ai danni della famiglia Totti, i responsabili della sezione territoriale dell’Odg verificheranno se sussistono delle violazioni alla carta di Treviso, protocollo del 1990 sottoscritto a tutela dei rapporti tra il mondo dell’infanzia e dell’adolescenza e gli organi di informazione nazionale.
L’intenzione è quella di tutelare bambini e adolescenti nei confronti di una sovraesposizione ai media, visto quanto continua ad accadere nell’ambito della mercificazione del corpo femminile aggravata, in questo caso, dallo scatto di una fotografia che ritrae il lato B appartenente a quella che è poco più di una bambina.
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