Rientro a scuola con tampone per il Covid per circa mezzo milione di lavoratori tra docenti e personale aggiunto. Tra loro i positivi risulterebbero in più di 13.000, secondo quanto dichiarato dall’Ufficio del dottor Arcuri, Commissario straordinario per l’emergenza sanitaria.
Scuola: la metà del personale sottoposto al test anti Covid
Lo si era annunciato e così è stato. Il personale scolastico, alla viglia della ripresa annuale, è stato sottoposto al tampone per l’esclusione dell’infezione in corso. Nello specifico però mancherebbe all’appello ancora la metà del personale.
Lo rende noto il telegiornale della prima rete, specificando che molti tra docenti e personale parascolastico deve ancora effettuare il test.
Stop per chi è risultato positivo: solo quando il tampone escluderà ogni carica virale chi al momento ha contratto l’infezione potrà tornare al lavoro.
I dati nazionali: Lombardia la regione più virtuosa, ultimo posto per la Sardegna
Secondo i dati diffusi, tra gli altri, dal quotidiano ‘La Repubblica’, i test regionali appaiono al momento alquanto difformi.
Bene la Lombardia, regione in cui si è toccata già quota 70% in quanto a copertura. Fanalino di coda per la Sardegna, dove appena il 5% del personale ha eseguito finora il test.
Da Lazio i dati giungono in ritardo in quanto la Regione ha scelto la linea dell”autonomia, e ci vorrà ancora qualche giorno prima di arrivare a coprire l’intero comparto di 120.000 persone.
Tuttavia, assicurano dalla segreteria del Commissario Arcuri, entro il 24 settembre si dovrebbe arrivare alla piena copertura. Sulla questione ritardo intervengono anche le reticenze di chi, temendo di non poter rientrare al lavoro, sembrerebbe non volersi sottoporre al tampone.
Ad influire contribuirebbe anche la difficoltà di reperire medici che effettuino gli esami previsti dalla normativa. “C’è bisogno di accelerare – ha commentato il vice ministro della Salute Sileri – è necessario che la scuola riparta in sicurezza“.
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