Sta facendo il giro del web l’iniziativa di alcune studentesse francesi
che cercano di combattere gli stereotipi a suon di selfie in minigonna.
La protesta nasce in risposta alle dichiarazioni del ministro dell’Istruzione Blanque, che aveva invitato le ragazze a ‘vestirsi normalmente‘. La risposta delle liceali francesi non si è fatta attendere, ed è passata attraverso l’hashtag ‘#liberationdu14‘.
Il caso partito dal Museo d’Orsay
Tutto è cominciato il 9 settembre scorso, quando ad una ragazza in visita al Museo d’Orsay era stato vietato l’ingresso a causa della generosa scollatura.
L’episodio ha fatto seguito ad un altro avvenimento, quando i gendarmi sulla spiaggia di Sainte Marie avevano intimato a due ragazze in topless di coprirsi.
Alla ripresa scolastica, le giovani francesi hanno pensato quindi di mandare un messaggio chiaro e forte alle istituzioni, ritraendosi in minigonna e top, e dicendo basta agli stereotipi sessisti.
La classica goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata poi la dichiarazione del ministro Blanque.
Invece di coprire noi educate i vostri figli: la risposta delle liceali
Non si placano le polemiche intorno alla questione dell’abbigliamento femminile, non solo nelle scuole.
Con il caldo della stagione estiva, pare normale che le persone si vestano poco, ma per le ragazze francesi ci sarebbe una netta differenza tra quello che possono fare i ragazzi e quello che sembrerebbe lecito per le ragazze.
Molti sono stati infatti gli episodi in cui ragazze (e solo loro) sono state bloccate all’entrata di musei, supermercati e spiagge perché ritenute troppo poco vestite.
Quando poi il ministro ha voluto commentare questi episodi con la frase incriminata, le giovani d’oltralpe hanno lanciato la campagna social per manifestare un netto rifiuto al sessismo.
Invece di coprire noi, hanno specificato, educate i vostri figli (maschi).
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