Quante volte, durante la prima ondata, ci siamo detti e ripetuti che alla fine ne saremmo usciti migliori? Questa profezia non si è purtroppo avverata per molti di noi, ma c’è chi come Orion Jean, un bambino della quinta elementare del nord del Texas, deve aver preso alla lettera quell’auspicio fino a renderlo una bellissima realtà.
Orion Jean e la gara della gentilezza
L’iniziativa di questo bambino è stata a dir poco commovente: il suo obiettivo? Donare 100.000 pasti a chi ne ha bisogno entro il giorno del Ringraziamento, una delle festività più sentite negli USA.
“Chiedo a tutti di unirsi a me in una gara di gentilezza“, ha detto Jean alla CNN. “Questo è stato un anno difficile per tutti, e ora è più importante che mai mostrare sostegno e amore a chiunque ne abbia bisogno“.
Parole intrise di una maturità sconvolgente, che hanno portato Orion Jean sui giornali di tutto il mondo. Una popolarità meritata la sua, se è vero che in questo preciso momento, le persone che vivono ovunque negli States, da Tulsa in Oklahoma a Dallas in Texas, possono recarsi presso un punto di consegna e donare un pasto confezionato, donando così – insieme alle vivande – soprattutto un messaggio positivo.
In ogni pacchetto dovranno essere messi :
- 1 bottiglia d’acqua
- 2 mandarini o 1 mela
- 1 succo di mela o una scatoletta di tonno
- 1 barretta di cereali
- un messaggio di gentilezza
Il piccolo Orion Jean: quando aiutare è una passione!
La raccolta di cibo non è la prima impresa filantropica del bambino. L’estate scorsa il piccolo ha infatti ottenuto il primo posto al Think Kindness National Speech Contest: “La domanda“, ha osservato nella sua opera risultata vincitrice, “è come può la gentilezza cambiare una nazione?”
La risposta l’ha fornita lo stesso bambino in questo periodo così difficile: “Abbiamo sentito parlare delle famiglie che soffrono a causa di questa pandemia, delle comunità che soffrono l’ingiustizia. (…) Ci farebbe davvero comodo un grande abbraccio in questo momento. Ed è proprio questo il punto. La gentilezza è come diffondere abbracci in tutto il mondo a chi ne ha bisogno e a chi potrebbe anche non sapere di averne bisogno“.
Jean ha usato il primo premio di 500 dollari del Think Kindness National Speech per organizzare il progetto successivo, la “Race to 500 Toys Drive”. Dopo aver raccolto centinaia di donazioni, i giocattoli sono stati distribuiti ai bambini ricoverati in ospedale nella zona di Dallas, ma questo è stato solo l’inizio.
Per la sua attuale missione umanitaria, Jean ha messo in atto la sua filosofia, quella per cui “è meglio dare che ricevere” con un vero e proprio atteggiamento da “Tutto è più grande in Texas”, il motto dello Stato in cui vive.
Finora, ha raccolto oltre 37.000 donazioni di pasti nella “Race to 100.000 Meals”, ma con il suo impegno è certo che riuscirà a coinvolgere un numero di persone sempre più alto. Dal suo punto di vista ce la sta mettendo davvero tutta, e questo è ciò che conta. Fino a quando ci saranno persone come lui, la speranza sarà viva.
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