Il Parlamento scozzese ha approvato una legge che fa decadere il cosiddetto “castigo ragionevole”, giustificazione per genitori e educatori che infliggevano punizioni corporali ai bambini.
Dal 7 novembre 2020, dunque, in Scozia diventa illegale usare schiaffi, sculacciate e in generale qualsiasi altra forma di violenza fisica nei confronti dei bambini.
Legge del Parlamento scozzese: un passo avanti verso i diritti del fanciullo
L’organo rappresentativo scozzese ha approvato una modifica che regola gli atti di violenza fisica nei confronti dei bambini da parte di educatori e genitori: fino al 7 novembre, infatti, in caso di schiaffi, pacche sul sedere o gesti simili l’adulto poteva invocare il “castigo ragionevole”, che rendeva lecito tale gesto evidentemente inquadrato come punizione di fronte a un comportamento scorretto dell’infante.
Il Parlamento ha eliminato tale possibilità, parificando di fatto la condizione dei bambini con quella degli adulti per quanto riguarda la tutela contro gli atti di violenza fisica. Si dichiara soddisfatta la ministra dell’infanzia Maree Todd, lieta che proprio la sua nazione sia stata la prima, in Gran Bretagna, ad abbandonare una pratica così vetusta e antiquata.
Gli schiaffi come metodo educativo fallimentare
Tale approdo legislativo si inserisce nel progresso degli studi portato avanti dagli esperti del settore, i quali ormai quasi all’unanimità sostengono l’inefficacia dei metodi educativi che includono violenza fisica, anche consistente soltanto in schiaffi o pacche sul sedere.
L’utilizzo della violenza, infatti, si rivela fallimentare in relazione allo scopo, ossia trasmettere un messaggio al bambino: egli sviluppa unicamente un senso di timore verso il genitore o l’educatore, che lo porterà ad ubbidire solo per la paura di essere nuovamente percosso. Quando tale paura viene meno cessa anche l’ubbidienza nei confronti della figura adulta.
Allo stesso tempo, numerosi studi di pedagogia hanno evidenziato come atti violenti verso i bambini li facciano sentire più insicuri e frustrati oltre a favorire l’insorgere di altrettanti comportamenti violenti una volta cresciuti.
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