In tutte le culture del mondo, sembrerebbe che le donne incinta preferiscano nella grande maggioranza dei casi avere figlie femmine.
Un fenomeno che in alcuni casi procura anche un momento di delusione quando le future mamme scoprono che il nascituro sarà un maschio. Ma quale sarebbe la ragione per la quale le donne sognano il fiocco rosa?
Una preferenza confermata da diversi studi
Analizzando diverse indagini che sono state condotte nel corso degli anni, ma anche più semplicemente controllando su Google, dove si trovano molte pagine con incantesimi oppure formule (ovviamente non attendibili) che permettono di avere figlie femmine, magari tenendo conto della posizione della luna nel cielo, è risultato che sono molte le donne che vorrebbero “pilotare” il sesso del nascituro verso il genere femminile.
Avere una bambina significa rispecchiarsi in lei e rivedere sé stessa e sentire ancora più profondamente l’essere donna. Inoltre le figlie femmine fanno ripercorrere alcune tappe della propria vita già vissute e quindi le mamme continuano a crescere insieme alle figlie condividendo un percorso di vita importante.
Avere una preferenza è assolutamente naturale
Avere una preferenza riguardo al sesso del nascituro è del tutto naturale, e questo non significa che per la donna il rapporto con un figlio maschio sia meno intenso che con una femmina.
La natura del rapporto è completamente diversa, e guardando alle tesi di Freud in questo ambito, la madre rappresenta per il figlio la “prima seduttrice”, quindi la madre di figli maschi non tende all’identificazione con loro ma alla differenziazione identitaria, mentre con le femmine tende all’identificazione.
Le donne che preferiscono figlie femmine non sono mosse da un istinto egoistico, ma da un motivo profondo che nasce dalla possibilità di rivedersi nella figlia e rispecchiarsi nella sua immagine. Tra madre e figlia nella maggior parte dei casi si stabilisce un rapporto di sentimenti, intese e percezioni, unico che è racchiuso nell’essere donna.
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