Il professor Roberto Trignani, primario di neurochirurgia degli Ospedali Riuniti di Ancona, ha eseguito un brillante intervento per l’asporto di un doppio tumore del midollo spinale su un bambino di appena dieci anni.
La novità? La musica in sala operatoria di un pianoforte suonato dal vivo.
Chirurgia e musicoterapia: la sfida per dottor Trignani e del maestro Toso
Si parla di innovazione all’ospedale pediatrico Salesi dove il primario, il dottor Roberto Trignani, ha eseguito con successo un delicato intervento di neurochirurgia su un bambino di dieci anni, accompagnato al pianoforte dalle melodie del maestro Emiliano Toso.
Lo stesso Toso, biologo molecolare e pianista, si è a lungo interessato ai benefici della musica in ambito medico.
È la prima volta nella storia della chirurgia italiana che un pianoforte varca le porte della sala operatoria.
Studi clinici dimostrano che le onde sonore, ad una certa frequenza, possano avere effetti terapeutici sul paziente.
Comunica il chirurgo che l’encefalogramma del paziente, monitorato durante tutto il corso dell’intervento, ha mostrato dei segni differenti in presenza o in assenza dello stimolo musicale.
Pianoforte acustico a 432 hertz: le frequenze della guarigione
Una sala operatoria, un pianoforte e un intervento di successo fanno dell’operazione eseguita dal professore Trignani un grandissimo successo.
Ma sono specialmente le parole del chirurgo ad emozionare e a favorire la riflessione.
È stato “qualcosa di nuovo, a tratti indescrivibile, di sicuro emozionante. In alcuni momenti la musica mi ha legato totalmente al campo operatorio, provando un profondo senso di armonia e di fusione” ha detto il medico.
La percezione della musica nel paziente è registrata grazie alle variazione dell’encefalogramma: si tratta di un momento fondamentale negli studi sull’applicazione della musica in ambito terapeutico. La musica inoltre, suonata dal vivo in sala operatoria, ha creato un clima più disteso e armonioso per tutti gli operatori.
In ambito medico trattamenti musico-terapici trovano già ampio utilizzo nel settore delle malattie cronico-degenerative. Questo esperimento invece potrebbe aprire all’uso della musica in altri ambiti e con risultati del tutto inediti. Una sinergia quella fra il professore Trignani e il maestro Toso che ha contribuito al buon esito di un intervento complesso.
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