La mindfulness è una pratica di meditazione e rilassamento che consente di migliorare il livello di attenzione e la consapevolezza di sé e del mondo esterno. La disciplina è molto utile in gravidanza perché aiuta ad affrontare al meglio gli stati di ansia e lo stress. Al tempo stesso porta notevoli benefici anche al bambino. Vediamo quali.
Che cos’è la mindfulness
Il significato letterale di mindfulness è consapevolezza. A questo concetto fondamentale si aggiunge quello della concentrazione. La prima, infatti, permette di agire in maniera intenzionale; la seconda, invece, consente di affrontare una situazione in maniera pura, senza che le proiezioni del futuro oppure le passate esperienze possano interferire e disturbare il giudizio. Questa disciplina si pone quindi l’obiettivo di avere una maggiore consapevolezza sia del mondo esterno sia di se stessi, così da vederli per ciò che sono realmente. Il processo di accettazione aiuta a ridurre lo stress e a vivere nel presente, un passo alla volta.
La mindfulness in gravidanza: i benefici per le future mamme
La pratica della mindfulness in gravidanza porta la futura mamma a esser più consapevole dei cambiamenti che interessano sia il suo corpo sia la sua emotività. In questo modo la strada verso il parto viene percorsa con minore stress e ansia. Anzi, l’obiettivo della disciplina è raggiungere uno stato di pace interiore che permetta di gestire al meglio le emozioni relative allo sviluppo e alla nascita del neonato. La mindfulness è considerata un valido aiuto per affrontare cambiamenti significativi che si verificano nella propria vita. Può trattarsi di un avvenimento oppure di una fase come l’adolescenza. La gravidanza rappresenta entrambi questi aspetti perché ha effetti a livello psichico a causa dell’azione degli ormoni. Gli effetti positivi che la mindfulness ha per una donna incinta consentono di attenuare anche la paura del parto in quanto la fiducia in se stessa e la sicurezza della futura mamma aumentano.
Nello specifico si contrastano:
– l’ipertensione;
– gli stati di stress e di ansia che accompagnano lo sviluppo del neonato, gli squilibri ormonali e i cambiamenti dell’aspetto fisico;
– l’insonnia;
– lo stress post-partum;
– il dolore del travaglio;
– il dolore pelvico durante l’ultimo trimestre della gravidanza;
– la paura del parto;
– i sintomi depressivi che possono verificarsi sia dopo il parto sia durante la gravidanza.
La mindfulness in gravidanza: i benefici per il neonato
Anche i bambini possono ottenere benefici dalla pratica della mindfulness. Infatti i neonati hanno uno strettissimo legame con la madre già durante la gravidanza. Questa disciplina permette alle future mamme di essere più consapevoli dei propri sensi, del respiro e delle percezioni provenienti dal proprio corpo. Di conseguenza si pone maggiore attenzione anche ai movimenti e allo sviluppo del bambino. Inoltre il raggiungimento di uno stato di pace interiore rilassa il bebè e permette una gravidanza più semplice. In questo modo si evita che il neonato soffra di disturbi d’ansia in gravidanza.
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