Lo chiameranno anche “stato di grazia”, ma la gravidanza è un periodo estremamente particolare per ogni donna: nella magia dei 9 mesi, nel sentire una vita che cresce dentro di noi e in quei cambiamenti del nostro corpo che caratterizzano la “dolce attesa” si insinuano spesso situazioni per così dire imbarazzanti, di cui spesso si fatica a parlare.
Dalle emorroidi all’alitosi, abbiamo posto queste domande “imbarazzanti” alla dottoressa Paola Scavello, ostetrica di MioDottore che lavora a Milano col team la Lunanuova. La specialista ha aderito al progetto di video consulenza online attivato dalla piattaforma. Ecco dunque le risposte a tutte le domande sulla gravidanza che magari non avete mai osato chiedere, il prossimo mese la dottoressa risponderà alle domande “scomode” legate al parto, continuate a seguirci!
Aerofagia e flatulenza: per chi ne soffre in gravidanza, c’è modo di limitare il disturbo?
L’aerofagia è legata a un effetto indiretto ormonale che produce ammorbidimento degli organi viscerali, di conseguenza il loro riempimento e svuotamento può un po’ alterarsi. Se c’è una predisposizione già prima della gravidanza il fastidio potrebbe accentuarsi. È importante mangiare lentamente, pasti piccoli e più frequenti e, possibilmente, evitare le bevande gasate. Individuare se ci sono cibi che lo favoriscono e questo può essere soggettivo
Stitichezza: per chi ne soffre durante la gravidanza, come fare per prevenirla o risolverla? È pericolosa?
Sempre per le caratteristiche ormonali gravidiche, la stitichezza può accentuarsi, soprattutto nella prima fase della gravidanza ed è importante occuparsene. Diventa dunque fondamentale aumentare l’idratazione con bevande (tra le tisane è indicata la malva) e cibi acquosi (per es. verdure e frutta).
Spesso funziona mangiare un kiwi ben maturo al mattino a colazione e consumare semi di psillio. Si possono anche utilizzare probiotici specifici (fermenti), perché mantenere una buona flora intestinale ha ricadute di salute su tutte le mucose urogenitali.
È inoltre importante camminare: il bacino sempre fermo e seduto rallenta ulteriormente la peristalsi intestinale. Utile infine anche effettuare buone respirazioni profonde. L’ostetrica, la ginecologa o il medico curante possono anche prescrivere prodotti lassativi adatti.
Emorroidi: per chi ne soffre durante la gravidanza e non ne ha mai sofferto, esiste una correlazione? Se sì quale?
Anche questo disturbo rientra negli effetti “indesiderati” indotti dagli ormoni gravidici. Se non se ne è mai sofferto si può rimanere molto sorprese e impressionate. Il plesso venoso intorno allo sfintere anale si congestiona perché il movimento di svuotamento venoso è rallentato, inoltre l’utero più voluminoso preme dall’alto e produce maggiore ristagno.
È indispensabile correggere la stitichezza e mantenere le feci morbide, evitare di stare sedute troppo a lungo e fare esercizio fisico mirato alla gravidanza. Esistono creme locali decongestionanti, anche a base di estratti naturali.
Come preparare il seno all’allattamento? Per chi ha capezzoli rientranti o piccoli, sarà un problema?
Il seno non necessità di preparazioni specifiche, se si vuole lo si può idratare e massaggiare delicatamente con un buon olio vegetale. La miglior preparazione è capire già in gravidanza qual è il modo più adatto di attaccare il bambino quando sarà nato.
Farsi spiegare come tenere il bimbo al seno e favorire l’apertura ampia della sua bocca. Spesso il piccolo lo sa fare da solo, ma esserne a conoscenza previene molte complicazioni. I capezzoli piccoli non rappresentano un problema, perché il neonato dovrà mettere in bocca buona parte dell’areola e non solo il capezzolo.
Se si hanno capezzoli rientrati, è utile parlarne con l’ostetrica, ci sono diversi gradi di capezzolo rientrato. Insieme si possono vedere alcuni movimenti che potrebbero favorirne la fuoriuscita e poi essere ben seguite nell’avvio iniziale dell’allattamento, ma anche in questa situazione spesso il bambino riesce a fare da sé la trazione giusta. A volte possono essere utili coppette apposite che esercitano una leggera trazione, si appoggiano sopra all’areola e al capezzolo, sotto il reggiseno
Perdite di latte: possono capitare anche molto prima del parto? Bisogna preoccuparsi?
Sì, in gravidanza si possono avere perdite di “colostro”. Il colostro è il primo latte che il corpo produce, adatto ai primissimi giorni del neonato. Si forma nel seno molto precocemente, già nel secondo trimestre di gravidanza.
Generalmente non ci si accorge della sua uscita, lo si ritrova sotto forma di poco residuo secco bianco sul capezzolo, oppure con una macchiolina bagnata sul reggiseno. Fa parte delle piccole manifestazioni normali della gravidanza, alcune donne lo riscontrano, mentre ad altre non esce in gravidanza o non lo notano.
Il seno cambia aspetto durante la gravidanza, ma resterà così per sempre?
La gravidanza modifica quasi sempre il seno già dal primo trimestre. Può aumentare di volume, diventare più sensibile, modificare la pigmentazione dell’areola, aumentare il reticolo venoso sotto la cute. Cambierà ancora un po’ nei primi giorni dopo il parto, quando c’è la montata lattea, poi gradualmente si stabilizza. Dopo l’allattamento in genere ritorna alle dimensioni pregravidiche.
Un buon allattamento, anche prolungato, mantiene in salute l’apparato ghiandolare mammario, soprattutto se protratto nei mesi. Avere più gravidanze spesso fa aumentare un po’ le dimensioni del seno.
Perdite di muco: sono normali in gravidanza? C’è un rimedio per ridurle? Si può distinguerle dalla perdita del tappo mucoso del parto? Come?
In gravidanza è normale che aumentino le secrezioni vaginali e ci può essere grande differenza da donna a donna. Se non sono associate a sintomi come prurito o bruciore, sono da considerare fisiologiche. È necessario mantenere sufficientemente asciutta l’area genitale cambiando più di frequente lo slip. Ridurre l’uso di salva-slip, perché non fa traspirare bene, eventualmente sceglierlo in cotone e seguire un’igiene genitale con prodotti delicati, non è necessario usare antibatterici che possono essere fin troppo aggressivi, non esagerare nei lavaggi ed evitare lavande interne.
Il tappo mucoso viene espulso o nelle ore di avvio del travaglio (prodromi) o negli ultimi giorni prima del parto o molto gradualmente, insieme alle normali secrezioni vaginali, nell’ultimo mese. Spesso è associato a piccole perdite di sangue marroncine o rosate. È tipico del periodo finale della gravidanza
Alito pesante/maleodorante durante la gravidanza: è normale? Da cosa dipende? Occorre cambiare qualcosa nella propria alimentazione?
La gravidanza non porta alitosi. Se c’è questo sintomo è importante fare un controllo dentistico e una buona igiene dentale. Gli ormoni gravidici possono eventualmente favorire un po’ di sanguinamento delle gengive che potrebbe causare cattivo odore se non si risciacqua bene la bocca. Naturalmente evitare cibi “pesanti” è sempre consigliabile: fritture, salse a base di grassi, cibi pronti e dolciumi
Si possono usare sex toys in gravidanza?
Direi di sì, vige sempre il principio dell’autoregolazione su di sé, per capire se un gesto è vissuto con piacere o viene subito. Il piacere sessuale fa bene. La libido può comunque modificarsi e manifestarsi in maniera altalenante. Il tema della sessualità è molto più ampio.
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