L’inquinamento aumenta e le aree verdi diminuiscono. Anche noi, nel nostro piccolo, possiamo fare qualcosa, con pochi accorgimenti e scelte di acquisto consapevoli.
In casa, ad esempio, il semplice gesto di spegnere una luce in una stanza vuota, o chiudere il rubinetto dell’acqua mentre ci laviamo i denti, può fare la differenza. Non solo…l’intero assetto territoriale del mondo intero subisce quotidianamente mutamenti inarrestabili e avere un’abitazione capace di resistere a situazioni estreme e improvvise, come alluvioni o terremoti, può diventare un must.
Per i più curiosi in materia di bio-edilizia e di architettura eco-sostenibile ecco Solar Decathlon, un vero e proprio contest per progettare la casa del futuro! Si è da poco conclusa a Versailles l’edizione 2014 (svoltasi dal 27 giugno al 14 luglio) che ha visto scendere in gara 20 team universitari formati da professori e studenti. E la squadra italiana si è conquistata il gradino più alto del podio! Un’apposita giuria formata da 6 enti specializzati in design, architettura sostenibilità e risparmio energetico, ha votato il progetto vincitore “Rhome for Dencity” della squadra Rhome (a home for Rome), che ha posto l’attenzione sull’integrazione della costruzione architettonica con l’ambiente circostante.
L’impresa in cui si sono cimentati i partecipanti era tutt’altro che semplice. Nel giro di due settimane hanno dovuto costruire a grandezza naturale, nell’area espositiva della manifestazione (La Cité du soleil all’interno del parco della Reggia di Versailles), i loro prototipi di abitazione rigorosamente eco-fiendly, seguendo alcuni requisiti fondamentali: montare i pannelli solari sul tetto, rispettare la natura, risparmiare energia ed essere socialmente utili.
I numeri di Solar Decathlon parlano chiaro: 16 i paesi coinvolti, 3 i continenti, 41 le università, con 600 concorrenti e più di 80.000 visitatori. Il rispetto dell’ambiente e di una vita eco-sostenibile sta diventano una realtà. E prenderci cura dell’ambiente in cui viviamo fa bene prima di tutti a noi stessi.
Limitare l’inquinamento domestico, praticare la raccolta differenziata, diminuire gli sprechi energetici sono un nostro dovere, ma ancora prima un nostro diritto per vivere in un mondo migliore. E poi, finanze permettendo, a chi non piacerebbe vivere in una casa come quelle presentate a Versailles?
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