Il Consiglio di Stato, con un documento firmato dal Presidente Franco Frattini, ha presentato lo scorso 1° marzo istanza al Governo per correggere l‘obbligo di mascherina nelle scuole per gli allievi di età inferiore ai 12 anni. Ciò è avvenuto per la mobilitazione di due genitori di Bolzano che, riscontrati nella loro bambina alcuni parametri anormali, associabili all’uso prolungato della mascherina, hanno presentato formale ricorso contro il DPCM che ne prevede l’obbligatorietà.
Abolire l’obbligo di mascherina a scuola
Da quando stiamo lottando contro la pandemia di SARS-COV-2, virus responsabile della malattia COVID-19 e delle sue nuove varianti, a farne le spese sono, in molti casi, i bambini e i ragazzi in età scolare. Non solo a causa dei lunghi periodi di Didattica a Distanza, che li ha costretti a modificare le proprie abitudini e a mortificare la socialità. Ma anche perché, nei periodi in cui possono frequentare la scuola in presenza sono obbligati a rispettare tutte le regole di distanziamento sociale e protezione individuale, prima tra tutte l’obbligo di indossare la mascherina per tutto il tempo in cui stazionano all’interno dell’edificio scolastico. Questo, in alcuni soggetti particolarmente sensibili, può provocare problemi di salute anche piuttosto seri.
Il caso della bimba di Bolzano
A far scattare l’allarme, presentando un regolare ricorso con tanto di documentazione medica, sono stati due genitori di Bolzano. La loro bambina, di 9 anni e perfettamente sana, da quando ha iniziato a portare la mascherina per molte ore al giorno per poter frequentare la scuola ha cominciato a manifestare sintomi di deficit respiratorio. La piccola è stata fatta visitare da un cardiologo e uno pneumologo.
Entrambi gli specialisti hanno rilevato scarsa ossigenazione del sangue, pressione arteriosa troppo alta e pulsazioni cardiache accelerate e hanno convenuto che la sintomatologia possa essere ricondotta alla respirazione difficoltosa che l’uso prolungato della mascherina. I genitori hanno presentato diversi certificati medici all’Istituto Scolastico che, però, li ha giudicati insufficienti per giustificare l’esenzione della bambina dall’indossare la mascherina. A questo punto, i genitori si sono rivolti a un avvocato, il Dottor Francesco Scifo e hanno iniziato la loro battaglia legale a protezione delle condizioni di salute e benessere della figlia.
I DPCM dovranno cambiare
In seguito a questa azione si è interessato al caso il Consiglio di Stato. Che ha deciso di appoggiare la protesta di questi genitori contro la Presidenza del Consiglio dei Ministri e i Ministeri della Salute, Interni e Istruzione. La richiesta formale sarà quella, a partire dal prossimo DPCM, di sospendere l’obbligo dell’uso della mascherina per gli studenti delle scuole primarie e secondarie al di sotto dei dodici anni.
Questo per evitare che il deficit respiratorio prolungato per ore, tutti i giorni, possa provocare altri casi di quadri sintomatologici simili a quelli riscontrati dalla studentessa di soli 9 anni.
Al momento quindi si attende un nuovo decreto, che includa la possibilità di esentare i bambini provvisti di certificato dall’uso della mascherina: la sentenza si avrà il 25 marzo.
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