Il nuovo decreto per contenere la diffusione del Covid-19 ha chiuso di nuovo le scuole di ogni ordine e grado nelle zone rosse, causando notevoli disagi per i genitori che lavorano. Ecco quali sono gli aiuti messi in campo dallo Stato per affrontare la situazione.
Aiuti per i genitori con figli in DAD
Il crescere dei casi di Coronavirus ha reso necessario chiudere tutte le scuole su buona parte del territorio nazionale. Il Governo ha però messo a punto una serie di aiuti per i genitori che devono fare i conti con i figli in DAD e il proprio lavoro. Si tratta di un pacchetto di 290 milioni di euro che comprendono bonus per i baby sitter, il congedo parentale Covid retribuito al 50% e la possibilità per i genitori di under 14 di ottenere una corsia preferenziale per lo smart working.
Questi aiuti, dallo smart working al congedo, possono essere richiesti da un solo genitore alla volta. La reazione delle famiglie sul web però non è stata particolarmente entusiasta, visto che le misure sono state considerate inadeguate, soprattutto per chi ha più figli in età scolare e per poterli seguire deve perdere buona parte del proprio stipendio.
Bonus baby sitter per il Covid
A sollevare le polemiche più accese sono state soprattutto il congedo parentale, che essendo retribuito solo al 50% potrebbe mettere in difficoltà le famiglie con disponibilità economiche ridotte, e il bonus baby sitter.
Quest’ultimo è infatti previsto per un massimo di 100 euro settimanali, insufficienti per chi ha bisogno di sistemare i figli a tempo pieno nei giorni infrasettimanali, e solo per alcune caratteristiche di lavoratori. Possono infatti usufruire del bonus solo i lavoratori autonomi e alcune categorie di lavoratori dipendenti, come gli operatori sanitari o gli impiegati nelle forze dell’ordine.
Il Governo si è già dichiarato a mettere a disposizione una cifra maggiore in caso i fondi già stanziati dovessero rivelarsi insufficienti.
Leggi il DECRETO-LEGGE 13 marzo 2021, n. 30
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