A Bologna nasce un nuova figura professionale, è l’educatore alla lettura : una nuova professione che nasce per incuriosire e far scoprire tra le pagine dei libri nuovi mondi e dimensioni. L’iniziativa rientra nell’ambito del progetto Pon Città Metropolitane 2014-2020 e del Patto per la lettura di Bologna.
L’educatore alla lettura, uno stimolo per le nuove generazioni
La lettura ha un grande valore educativo, ma soprattutto stimola la fantasia e la curiosità. Insomma le pagine di un libro sono un nutrimento per l’anima, ma anche per la mente. Le nuove generazioni però appaiono spesso distratte da device elettronici e social, ma soprattutto sono state travolte dalla pandemia che in molti casi li ha impoveriti e resi più fragili.
Così la lettura può essere uno strumento per ritrovare se stessi, ma anche per scoprire nuovi orizzonti percorrendo strade alternative. La figura dell’educatore alla lettura individua una professionalità capace di stimolare i bambini e avvicinarli ai libri, ma anche di motivare i più piccoli a lavorare nel volontariato all’interno di associazioni, biblioteche e poli culturali.
L’obiettivo infatti è quello di non lasciare che il lavoro di avvicinamento ai libri sia svolto in modo casuale, ma di avere un professionista in grado di cogliere gli interessi dei bambini e aiutarli a crescere. L’educatore alla lettura quindi che sia affianca alla famiglia e alla scuola per diventare una figura che sostiene le nuove generazioni nella scoperta di nuovi mondi.
La lettura come strumento di formazione
Il progetto è una novità, le nuove figure professionali infatti spesso sono espressione del web e della tecnologia che avanza. L’iniziativa conferma che la lettura è un utile strumento di formazione anche nel terzo millennio.
Al momento, i 15 giovani dai 18 ai 35 anni selezionati per diventare educatori alla lettura dovranno seguire un corso della durata di due anni. I ragazzi selezionati tra 106 candidati potranno sviluppare le competenze per accompagnare i bambini alla lettura e alle attività culturali. Il percorso formativo è realizzato su proposta dell’associazione culturale Hamelin ed è stato finanziato con 300.000 euro nell’ambito del progetto PON Città Metropolitane 2014-2020 e del Patto per la lettura di Bologna.
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