Bambole e giochi inclusivi: ecco come è cambiato il mondo dei giocattoli

Anche il mondo dei giochi si sta lentamente adeguando ai cambiamenti sociali, immettendo sul mercato una serie di giocattoli inclusivi con il preciso intento di educare i bambini ad accogliere senza pregiudizi e discriminazioni quelle diversità che rendono unica una persona, insegnando loro ad accettare gli altri per quello che sono e non per come appaiono.

Nel 2015 viene lanciata la campagna #ToyLikeMe

Nel lontano 2003 apparve sui grandi schermi di tutto il mondo il piccolo Nemo, il pesciolino pagliaccio con la pinna sottosviluppata : da lì inizio un piccolo grande cambiamento nella rappresentazione della diversità o della disabilità, intesa non come difetto o svantaggio, ma come nota che ci rende unici.

Notando che nel comparto giocattoli mancava qualsiasi riferimento alla disabilità, la scrittrice Rebecca Atkinson decise di intraprendere una campagna volta a sensibilizzare le case produttrici di giocattoli sul tema della disabilità. Fu così che insieme ad altri genitori di bimbi con disabilità diede il via alla campagna #ToyLikeMe. Una campagna per creare giocattoli meno stereotipati, più reali e quindi davvero per tutti.

La risposta delle case produttrici non si fece attendere e nel giro di un anno apparvero il primo personaggio in sedia a rotelle della LEGO e il cane guida per non vedenti della Playmobil. A seguire, anche il mondo dei cartoon, sulla falsa riga di #ToyLikeMe introdusse diversi personaggi come l’amica di Peppa Pig, Mandi Topolina disegnata sulla sedie a rotelle.

Peppa Pig e Mandy Topolina

Arrivano le prime bambole di colore e con la vitiligine

Nel 2016 arrivano sul mercato The Fresh Dolls, delle bambole dalla carnagione nera nate per far integrare i bambini di colore, nonché la prima Barbie con la vitiligine, una malattia della pelle, che dovrebbero aiutare le bambine colpite da questa malattia a non farle sentire diverse dalle altre bambine. Così Mattel lancia tutta una serie di Barbie meno stereotipate : la ragazza curvy, il ragazzo con i capelli afro, la ragazza bassa, quella alta, la barbie calva, pensata specialmente per i bambini malati di cancro.

Anche la famosa marca di prodotti per bambini e giochi Miniland ha abbracciato la diversità con bambole di tutti i tipi : bambolotti di ogni etnia, genere e colore. Nel 2020 ha lanciato la prima bambola con sindrome di Down, vincitrice del premio “Miglior Giocattolo dell’anno”.

Anche la marca Lottie Dolls lancia una dolcissima bambolina affetta da nanismo, Sinéad, poi Mia, la bambola con impianto cocleare, nonché Hayden, una bambola ispirata ad un bambino affetto da autismo, amante dello spazio, accessoriato con cuffie, occhiali da sole e un cane.
Wonder Crew lancia invece le bambole per bambini, convinta del fatto che non debbano essere un gioco per sole bambine.

Le bambole inclusive Lottie Dolls

Non solo bambole: anche Microsoft, Clementoni e Lego lanciano i loro giocatoli inclusivi e unisex

Xbox Adaptive Controller è il nuovo controller della XBox, pensato appositamente per coloro che hanno abilità particolari e non possono usare i comuni controller, permettendo così di poter utilizzare senza problemi una consolle per video giochi a chi altrimenti non avrebbe potuto farlo.
Anche Clementoni decide di produrre giochi creativi e STEM per ragazzi e ragazze, che quindi possano piacere a entrambi i sessi , come i “Geomag Panels”, oppure “Il Sistema Solare” e l'”Esploramondo 2.0″. Ma anche Liscianigiochi con il suo “Mio Tab 10 pollici” e la Ravensburger con il Gravitrax Big Box, hanno contribuito alla campagna #ToyLikeMe.


Non dimentichiamo che LEGO e Playmobil, oltre ad aver inserito personaggi non vedenti o in sedia a rotelle, hanno anche creato molti set e interi edifici senza barriere architettoniche, come scuole, fermate del bus e scuolabus con rampe ed ascensori.

Playmobil City Life 9453 – Grande Scuola

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