Ad Arezzo, un nonno si è recato alla scuola materna della nipotina per andarla a prendere, ma è tornato a casa con la bambina ‘sbagliata’, seppur avente lo stesso nome di battesimo. L’anziano signore sembrerebbe aver sbagliato a suonare il campanello della struttura, confondendosi con quello di un asilo nido adiacente e, successivamente, non aver riconosciuto la bambina, tra l’altro di età differente dalla propria nipote.
Tutto risolto? Forse no
L’equivoco, anche se può sembrare buffo, è andato avanti per circa mezz’ora: solo una volta giunti a casa, gli altri familiari hanno effettivamente riconosciuto l’errore, riportando la bambina -che quindi non era la loro nipotina- all’asilo. Nel frattempo un parente di questa bambina, non avendola trovata a scuola, aveva già allertato le forze dell’ordine, visibilmente preoccupato.
La ‘vera’ nipote dell’anziano, non avendo visto nessuno, era ancora in attesa che qualcuno andasse a prelevarla.
Procedimenti disciplinari in corso: perché sono necessari
Nonostante il comprensibile spavento iniziale, quindi, il malinteso è stato poi chiarito, ma la vicenda non sembra ancora conclusa: stando alle parole del vicesindaco della città toscana, Lucia Tanti, è evidente che ci sia stato un errore da parte della struttura ed è bene approfondire lo stato delle cose per evitare errori simili in futuro.
Gli addetti dell’istituto, infatti, non avrebbero dovuto affidare la bambina al nonno poco attento, anche perché hanno il preciso obbligo di controllare la delega e l’identità dei parenti che si recano lì: un semplice controllo, come da regolamento, avrebbe quindi evitato questo malinteso. Per questo motivo il comune sta procedendo con gli accertamenti, guidati proprio dal vicesindaco Tanti, per vigilare su queste situazioni così delicate.
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