A Genova è stata per la prima utilizzata la culla della vita presso l’Ospedale Villa Scassi, il campanello è suonato ed è stata ritrovata una bambina abbandonata al suo interno.
La culla della vita
Nel lontano anno 2007 i Lions di Genova donarono due strutture composte da sportello e culla agli ospedali Villa Scassi e Galliera. Le cosiddette culle della vita sono collegate h24 con i reparti di pediatria e sono provviste di un sensore che allerta i sanitari rilevando un eventuale peso deposto all’interno della culla.
Finora non erano mai state utilizzate, ora però una mamma in grave difficoltà ha deposto sua figlia all’interno della culla salvandole la vita.
Insieme alla piccola ha lasciato quattro pannolini e un biglietto con scritto il nome della neonata. Immediatamente informato il Tribunale dei Minori che ha iniziato le procedure per il riconoscimento della bambina, appena possibile sarà trasferita in una comunità alloggio in attesa di una famiglia che chieda l’adozione.
Commozione e solidarietà
“Il sensore era scattato altre volte, ma si era trattato sempre di falsi allarmi”, racconta il Direttore del reparto Ostetricia e Ginecologia del Villa Scassi, dottor Gabriele Vallerino:
Stavolta il medico di turno e la puericultrice si sono trovati davanti ad una bimba di due o tre giorni di vita, perfettamente sana e che pesa 2,900 chilogrammi. In tutto il reparto siamo emozionati e stiamo coccolando continuamente la piccola, colmandola di attenzioni. Da quando la culla della vita era stata posizionata, non ci era mai capitato… ma adesso stiamo davvero realizzando quello che è successo. Sono profondamente commosso, questa mamma doveva essere disperata ma è riuscita a rimanere lucida ed ha salvato la vita alla sua creatura. Dopo aver realizzato le difficoltà del caso, ha scelto di salvaguardare l’ esistenza di sua figlia anche privandosi del suo amore materno.
Anche il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, si è espresso in merito, rivolgendo anche “un pensiero alla mamma che ha fatto un grande sacrificio per dare un’esistenza migliore a sua figlia”
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