Nessun mattoncino Lego, ma solo cartone, colla, plastica, vernice e una rete da pesca: con questi cinque ingredienti un giovane congolese ha saputo creare stadi in miniatura incredibilmente realistici, stadi dove tutti i suoi coetanei sognerebbero di giocare un giorno. Tutti, ma non lui: Jorkiam Mampuya, chiamato da tutti Djodjo, ha un altro sogno nel cassetto: diventare architetto. Ecco la sua storia.
Il desiderio di Djodjo: diventare ‘il Congolese che fa grandi opere’
Djodjo ha appena quattordici anni, ma osservando ciò che lui stesso crea con le proprie mani, ne dimostra almeno il doppio.
Nato da una famiglia povera, Djodjo è il primo di cinque figli e ha un grande sogno: diventare uno degli architetti più famosi al mondo. In un’intervista rilasciata a un’agenzia di notizie russa, Ruptly GmbH, il giovane congolese ha raccontato che dedica la maggior parte del suo tempo libero allo studio dell’architettura e alla costruzione di stadi in miniatura.
Ciò che stupisce è quanto Djodjo non assomigli ai suoi coetanei: quest’ultimi, infatti, solitamente sono attratti dal gioco del calcio, mentre a lui piace progettarli.
Djoko, de 14 años, quiere replicar todos los estadios del mundo en miniatura. 🏟 ⚽ pic.twitter.com/AHrxrX1JgT
— AJ+Español (@ajplusespanol) July 28, 2019
Dalle case agli stadi, ecco tutte le creazioni di Djodjo
Gli stadi in miniatura non sono le uniche costruzioni di Djodjo; il giovane, infatti, muove i primi passi nel mondo dell’architettura costruendo case e piccoli fabbricati. Con il trascorrere del tempo, avendo perfezionato le proprie conoscenze, ha deciso di implementare questre strutture, realizzando così degli stadi.
L’ultima creazione riguarda lo Stadio dei Martiri di Kinshasa, ma prima di questa struttura la genialità di Djodjo ha dato vita al Camp Nou, il Santiago, il Martyrs Stadium e il Tata Raphael, noto come Stadio 20 maggio: fu proprio qui che sessantamila persone assistettero al fight tra Muhammad Alì e George Foreman.
Per adesso Djodjo si limita a riprodurre in miniatura stadi già esistenti, ma in cuor suo auspica un indomani di poter edificare stadi di imponenti dimensioni, come il Santiago Bernabéu o il TP Mazembe Stadium, e di rendere orgogliosa la propria famiglia e il suo paese di origine.
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