Si parla molto di smartworking in questo periodo: il lavoro da casa è stato per molti una necessità durante il lockdown, ma per tante persone il lavoro a distanza è diventato una modalità di lavoro comune. Si tratta di un’organizzazione dei tempi e degli spazi di impiego che è particolarmente gradita ai genitori con figli minori, perché consente, o almeno facilita, la conciliazione tra vita privata e vita lavorativa, soprattutto in questo momento complicato.
Ma quando lo smartworking per i genitori diventa un diritto? Intanto è necessario avere figli minori di sedici anni e devono esserci altre condizioni che andremo ad analizzare nel corso dell’articolo. Ovviamente le condizioni fanno riferimento al periodo attuale, fino al 31 dicembre del 2021, giorno in cui si dovrebbe concludere, almeno stando alle informazioni disponibili, lo stato di emergenza.
Le condizioni per richiedere lo smartworking
Come abbiamo già detto, i genitori possono richiedere lo smartworking solo se hanno figli che non abbiano meno di sedici anni. Altra condizione è la convivenza: il figlio per il quale si fa richiesta di lavorare da casa deve avere residenza nella stessa abitazione del genitore richiedente. Naturalmente, sarà un solo genitore a poter fare richiesta di lavorare da casa.
La percezione di indennità di disoccupazione da parte di uno dei due impedisce la richiesta al genitore occupato. Infine, la mansione deve essere compatibile con il lavoro da remoto: se la mansione richiede la presenza in azienda, il lavoratore potrà richiedere dei congedi parzialmente retribuiti (per i ragazzi con meno di 14 anni), ma non lo smartworking.
Quando i genitori possono richiedere il lavoro agile?
Lo smartworking può essere richiesto nel caso in cui il minore contragga il covid, fino ad avvenuta guarigione; il diritto al lavoro agile spetta anche nel caso in cui il bambino, o il ragazzo, sia posto in quarantena dopo essere stato individuato dalle autorità sanitarie come contatto stretto di una persona risultata positiva al covid.
Infine, anche in caso di chiusura dell’attività scolastica in presenza con conseguente ricorso alla didattica a distanza, il genitore ha diritto allo smartworking.
Quale legge regolamenta lo smartworking per i genitori?
La legge a cui fare riferimento per avere tutte le informazioni utili in materia di telelavoro è la Legge 81 del 2017. Poi, ci sono stati dei decreti specifici fatti durante il periodo della pandemia, nei quali è possibile trovare ulteriori specifiche per quanto riguarda il diritto allo smartworking del genitore che lavora. In particolare si deve far riferimento al DL 30 del 2021. Nel corso dell’emergenza da coronavirus, però, sono state fatte delle semplificazioni per rendere lo smartworking più facilmente accessibile. Per avere informazioni sicure, è necessario comunicare con la sezione risorse umane dell’azienda in cui lavoriamo, ma si può anche chiedere informazioni ai sindacati.
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