L’allattamento è un momento bellissimo, ma spesso è vissuto con ansia e timori. II problemi più frequenti per una neo mamma sono infatti legati all’avviamento dell’allattamento e questi si presentano soprattutto se durante la gravidanza si è scelto di non seguire un buon corso preparto che prepari a questa splendida, ma complessa avventura fatta di regole che è meglio conoscere.
Acquisire gli strumenti utili per aiutare il bambino ad attaccarsi da subito correttamente, evitando così ragadi e ingorghi e aiutando la montata lattea ad arrivare in tempi brevi, è fondamentale perché il piccolo possa iniziare a crescere bene fin dal rientro a casa dall’ospedale: ne abbiamo parlato con la Dottoressa Consuelo Nania, ostetrica di MioDottore.
Uno dei primi timori di una neomamma sono le ragadi: qual è il giusto attacco per prevenirle? Ci sono altri accorgimenti da prendere?
Per prevenire le ragadi è importante posizionare il proprio bambino correttamente davanti al seno, con l’accortezza che il suo nasino sia di fronte al capezzolo affinché possa aprire bene la bocca per poterlo raggiungere. È inoltre importante sostenere il piccolo all’altezza giusta e controllare che orecchio, spalla e anca siano allineati. L’ultimo consiglio fondamentale è ruotare le posizioni tra le poppate per permettere ai capezzoli di non essere sollecitati sempre sugli stessi punti.
“Non hai abbastanza latte”, Non vedi che ha fame?”: sono frasi che le mamme spesso si sentono dire. Cosa c’è di vero e cosa dobbiamo guardare per essere sicuri che il bambino mangi a sufficienza?
Quando il bambino piange tra una poppata e l’altra non è sempre legato alla mancanza di latte, per verificare se la quantità di latte è adeguata possiamo controllare il numero delle evacuazioni giornaliere, l’aumento ponderale settimanale e lo stato di benessere generale del bambino: solo se questi dati non tornano allora dobbiamo chiederci se il bambino mangia a sufficienza.
Meglio allattamento a richiesta o a orario?
L’allattamento a livello internazionale è ormai consigliato a richiesta del bambino, ammesso che il bambino cresca bene con il latte della mamma, in caso contrario consiglio allattamento a proposta.
Quanto tempo dobbiamo tenere il bambino attaccato e come facciamo a capire quando è ora di cambiare seno?
Ogni bambino ha tempi diversi di suzione, alcuni bambini in 10 minuti svuotano entrambe le mammelle, altri poppano molto lentamente facendo micro pisolini durante la poppata, così questa può terminare anche dopo un’ora e un quarto. Alcune mamme allattano offrendo un seno a poppata altre mamme offrono entrambi i seni alternandoli anche più di una volta, in definitiva non ci sono regole rigide.
Mastiti, ingorghi e dotti ostruiti: come si riconoscono i diversi problemi e come possiamo fare per risolverli e alleviare il fastidio?
Gli ingorghi possiamo definirli seno troppo pieno, questo accade quando il bambino non svuota frequentemente le mammelle all’inizio dell’allattamento; dotti ostruiti e mastiti sono invece vere e proprie infezioni dovute alle più svariate cause. In tutti questi casi è rigorosamente necessario avere un professionista sanitario, come un’ostetrica, che aiuti la mamma a scoprire la causa del suo problema e a trovare la cura adeguata mantenendo inalterato l’allattamento del proprio bambino.
Cosa fare se il bambino soffre di reflusso? Ci sono posizioni più adatte?
Se il bambino soffre di reflusso gastroesofageo è importante aiutarlo posizionandolo con la testina più alta del sederino sia durante la nanna che durante le poppate o lo stato di veglia. Altro utile consiglio è di variare le sue posizioni con movimenti molto lenti per evitare che il latte risalga attraverso l’esofago provocando un continuo disturbo al piccolo. Si possono inoltre offrire integratori che abbassano l’acidità del reflusso e addensano il latte ingerito, questi vanno prescritti quando la sintomatologia peggiora.
Cosa fare invece quando il bambino tende ad addormentarsi al seno dopo poche ciucciate?
Quando il neonato tende a dormire durante la poppata, rischiando di non alimentarsi a sufficienza, io consiglio di spogliarlo affinché la temperatura dell’ambiente lo rideresti e di sollecitarlo durante la suzione massaggiandogli i piedini, la schiena, la testina e il collo.
Altri utili consigli sono cambiargli il pannolone tra un seno e all’altro, alternare i seni frequentemente durante la stessa poppata e fargli fare più ruttini tra un seno e l’altro.
Le mamme in allattamento possono fare esercizio fisico?
Sì, possono fare un modico esercizio fisico che attivi le endorfine delle quali anche il bimbo potrà beneficiare attraverso l’allattamento.
Come devono comportarsi riguardo all’alimentazione? Ci sono cibi vietati?
La mamma che allatta può mangiare quasi tutto, dovrà altresì evitare gli alimenti contenenti tossine come funghi o frutti di mare crudi, insaccati e alimenti di dubbia provenienza e le bevande eccitanti come tè, caffè cola. È anche utile non assumere superalcolici.
Cosa si sentirebbe di dire a tutte quelle future mamme che stanno per iniziare l’avventura?
A tutte le mamme in dolce attesa mi sento di consigliare un corso preparto interattivo dal quale escono giovani mamme preparatissime per affrontare serenamente il parto, l’accudimento del bambino e l’allattamento avendo acquisito una consapevolezza difficile da raggiungere senza una buona preparazione alle spalle.
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