In Gazzetta Ufficiale il decreto attuativo che regola il Bonus Latte Artificiale, già previsto negli scorsi anni e ora riconfermato. Previsto per le madri che presentano determinate patologie che impediscono l’allattamento naturale, il beneficio prevede un importo massimo di 400 euro. Vediamo tutti i dettagli.
Cos’è il Bonus Latte Artificiale?
Buone notizie per quelle madri che sono affette da determinate patologie che ostacolano l’allattamento al seno: il Ministero della Salute ha emanato in Gazzetta Ufficiale il decreto attuativo per la riconferma del Bonus Latte Artificiale, un contributo specifico per acquistare latte artificiale dal primo al sesto mese di vita del bambino. Si tratta di una somma massima di 400 euro, che possono richiedere i nuclei familiari che abbiano un ISEE non superiore ai 30.000 euro annui, ma solo se la famiglia non ha diritto all’accesso alla banca del latte materno.
L’erogazione della somma è gestita dalla Regione e il tetto massimo per ogni famiglia viene deciso in base ai fondi disponibili e al numero di richieste arrivate. L’unico motivo di esclusione è dato dall’ essere già beneficiari del decreto del Ministero della Sanità dell’8 giugno 2001, che prevede già altre forme di sostegno integrativo.
Quali sono i requisiti per richiedere il bonus latte?
Il bonus è riservato alle madri (o agli aventi diritto) che presentano nello specifico patologie certificate che impediscono l’allattamento o sottoposta a cure farmacologiche incompatibili con l’allattamento.
Tra queste condizioni patologiche sono annoverate quelli permanenti, come lattogenesi ereditaria; mastectomia bilatetale; sindrome di Sheehan; infezione da HTLV 1 e 2 oppure seno tubolare (ipotrofia bilaterale delle ghiandole mammarie). Nel caso di morte della madre, il padre o i familiari hanno diritto al bonus.
Esistono anche casi di altre condizioni reversibili che giustificano il beneficio. Queste sono: infezione da HCV; infezione da HSV con lesione erpetica al seno; lesione luetica al seno; tubercolosi bacillifera; assunzione di droghe (metadone escluso); alcolismo; assunzione di farmaci assolutamente controindicati per l’allattamento; infezione da streptococco B ricorrente; mastite tubercolare; esecuzione di scintigrafia e infezione da virus varicella zooster.
Come richiedere il bonus?
Per poter richiedere il Bonus Latte Artificiale, innanzitutto, è necessario essere in possesso di un documento che certifichi una delle condizioni patologiche elencate. Il secondo passo è farsi fare una prescrizione medica dal proprio pediatra o dottore, per poter fare poi domanda alla propria ASL di riferimento presentando anche un’attestazione ISEE inferiore a 30.000 euro in corso di validità. Se la patologia è temporanea, il medico dovrà verificare mensilmente la persistenza della condizione invalidante o l’eventuale guarigione.
Dove acquistare il latte artificiale con bonus?
Il latte artificiale che è possibile acquistare attraverso il bonus è quello delle formule incluse nel registro nazionale. Si può richiedere direttamente ai fornitori, nelle farmacie convenzionate o anche presso i presidi ASL di appartenenza.
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