12 febbraio 2024 –
È ora possibile fare domanda per il bonus genitori separati o divorziati, dal 12 febbraio 2024 e sino al 31 marzo 2024 sul sito INPS: ma come funziona questo bonus?
Il fondo è stato instaurato nel 2021 e prevede un aiuto per pagare il mantenimento dei figli e all’ex coniuge. Esso prevede un assegno mensile dell’importo massimo di 800 euro per i genitori separati o divorziati che sono in grave crisi economica dalla pandemia. L’assegno ha una durata massima di 12 mesi, per un totale di massimo di 9.600 euro.
Un fondo speciale per finanziare il bonus per i figli dei genitori separati o divorziati
La legge che prevede un aiuto economico per i genitori separati che non sono in grado di adempiere al pagamento dell”assegno di mantenimento al partner risale al dicembre 2021 (e pubblicato poi in Gazzetta Ufficiale a ottobre 2022): ora sul sito INPS sono stati aggiornati i termini per fare domanda, e cioè a partire dal 12 febbraio 2024 fino al 31 marzo 2024.
Il bonus è un aiuto per pagare in tutto o in parte l’assegno di mantenimento dei figli. La somma perciò non può essere distolta e impiegata per fare fronte ad altre spese, è vincolata alle necessità della prole.
L’assegno mensile ha il valore pari all’importo di mantenimento di non versato di cui si è titolare, per un importo massimo di 800 euro e può essere erogato esclusivamente ai genitori la cui attività lavorativa è cessata o si è fortemente ridotta a causa della pandemia. La difficoltà economica conseguente al Covid-19 è infatti il presupposto essenziale per la riscossione del contributo. L’assegno ha una durata massima di 12 mesi, per un totale di massimo di 9.600 euro.
Bonus genitori separati: i requisiti
Il bonus può essere richiesto dal genitore beneficiario dell’assegno, che dimostri di non aver ricevuto l’assegno di mantenimento a causa dell’inadempimento dell’altro genitore nel periodo dello Stato di Emergenza Covid, e cioè tra l’8 marzo 2020 e il 31 marzo 2022.
I requisiti per richiedere il Bonus sono i seguenti:
- avere un reddito inferiore a o uguale 8.174 euro nell’anno in cui viene chiesto il sostegno;
- il genitore inadempiente deve aver subìto la riduzione del reddito percepito deve essere almeno del 30%, rispetto a quello del 2019
- dall’8 marzo 2020, il genitore inadempiente ha avuto una sospensione o ha lavorato in orario ridotto per almeno 90 giorni.
Il fondo previsto per l’erogazione del bonus era di 10 milioni di euro per l’anno 2021 e per il 2022, e dovrebbe essere lo stesso per il 2024: il bonus che verrà distribuito secondo il numero dei beneficiari che hanno i requisiti.
La crisi economica delle famiglie italiane
L’Associazione Diritto e Psicologia della Famiglia che coinvolge tutte quelle professionalità che a vario titolo sono impegnate nel campo dei minori e della famiglia lancia un grido d’allarme.
L’impoverimento finanziario delle famiglie infatti ha determinato nell’ultimo anno una riduzione delle separazioni legali del 15% e del 20% dei divorzi, ma non ha ridotto la conflittualità tra i coniugi che non si separano perché non hanno le risorse economiche per sostenere i costi di due abitazioni.
Il bonus previsto dal decreto fiscale perciò contribuisce a offrire benessere economico e psicologico alle famiglie in difficoltà.
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