“Si, sono gemelli” – “Si, sono in grado di distinguerli” – “No, non abbiamo gemelli in famiglia”: sicuramente ogni genitore di gemelli ha dovuto rispondere a queste e altre infinite domande almeno un milione di volte.
Se ognuna di noi da quando è diventata mamma ha dovuto fare i conti con le domande stupide di amici e parenti, sicuramente per le mamme di gemelli questo problema è ancora più sentito: lo sa bene Lindsay Volmer, una mamma di due gemelline che ha sollevato la questione in un simpatico post su Instagram.
Domande rivolte ai genitori dei gemelli: una mamma dice stop!
“Mio marito dice che dovrei essere più paziente con le persone che si avvicinano alle bambine in pubblico”: con queste parole Lindsay, conosciuta su Instagram come @okayest_twin_mom, commenta la sua foto in cui mostra le sue bimbe in passeggino, corredate di due utili cartelli in cui sono già scritte le risposte a tutte le più scontate e a volte impertinenti domande che riguardano i gemelli.
“Come faccio a distinguerle?! Sono la loro mamma….” “Oh, anche il tuo vicino è un gemello? Interessante…”
Il mondo dei gemelli è costellato di conversazioni stereotipate e a volte fastidiose, eppure è inevitabile: vedere due gemelli suscita sempre un po’ di curiosità.
A volte completamente identici, altre diversi in tutto e per tutto, che siano dello stesso sesso oppure differente, incontrare dei gemelli si rivela un motivo per cui spesso, senza pensarci due volte, rivolgiamo queste domande ai genitori che, se da un lato possono risultare buffe e divertenti, dall’altro possono senza dubbio risultare stupide e scontate.
Le domande ricorrenti ai genitori dei gemelli
Ecco allora la lista delle domande che spesso vengono rivolte ai genitori dei gemelli, una sfilza di domande curiose, e a volte stupide, che spesso a mamma e papà con due pargoli uguali:
- Ma sono gemelli? Ma gemelli gemelli? Anche se i bambini non si assomigliano, se sono nati nello stesso giorno, sono gemelli.
- Ma erano nella stessa busta? La busta, o sacco, può essere in condivisione oppure no.
- Hai fatto le cure per avere gemelli? Non è detto che per diventare genitori di gemelli si debba ricorrere alle cure, esiste anche la genetica.
- Ma sono due? Se vedi due bambini probabilmente sono proprio due.
- Ma sono entrambi tuoi? Verrebbe da rispondere che uno è in prestito.
- Ma riesci a distinguerli? I genitori riescono sempre a distinguere i gemelli, a volte si usa qualche escamotage soprattutto alla nascita, come usare un determinato colore per uno distinto dall’altro.
- Se uno piange, piange anche l’altro? A volte a si volte no.
- Riesci ad allattare entrambi? Se hanno fame, si.
- Ma il padre è lo stesso?
- Chi è il più grande? Il neonato nato dopo è il più vecchio.
- In famiglia avete già casi di gemelli?
- Ma chi è il più tranquillo?
- Comunicano con il loro linguaggio? Non tutti i gemelli hanno un loro linguaggio.
- Sono nella stessa classe? Si tratta di una scelta soggettiva, anche se indicativamente sarebbe meglio dividerli.
I gemelli, due personalità ben distinte
Nascere in coppia ha i suoi pro e contro. Spesso i genitori in primis, tendono ad identificare i bambini, fin da piccolissimi, come coppia. Questo in realtà è sbagliato perché interferisce nello sviluppo della personalità unica di ogni individuo.
Mamma e papà quindi, dovrebbero assecondare fin da piccoli ogni bambino, permettendo di vestirsi e pettinarsi come più li piace, senza doversi necessariamente riflettere nella copia del fratello gemello.
Ogni bambino è a sé e deve sviluppare la sua personalità ed il suo carattere, in modo ben distinto dal gemello.
Da cosa è influita la nascita dei gemelli
Sempre più spesso si verificano gravidanze gemellari influenzate dalle terapie a cui si sottopongono le coppie per poter diventare genitori.
Soltanto il 2% delle gravidanze gemellari sono spontanee, non sono cioè dovute ricorrere alla fecondazione assistita. Spesso la gravidanza si conclude con parto cesareo, eseguito con qualche settimana di anticipo rispetto la scadenza della gestazione e mamma e bebè sono tenuti maggiormente sotto controllo.
Le curiosità e i luoghi comuni sui gemelli
Il mondo dei gemelli è ricco di curiosità e falsi miti. Ne riportiamo alcuni che possono funzionare come spunto di riflessione nell’approccio con i gemelli.
I gemelli sono uguali in tutto e per tutto. SBAGLIATO. I gemelli possono essere uguali fisicamente, se sono monozigoti, ma non sono identici, ad esempio, le impronte digitali sono diverse e il carattere e le preferenze, sono ben distinti.
I gemelli non si devono separare. SBAGLIATO. Pediatri e insegnanti consigliano di separare i gemelli fin dall’asilo per permettere ad ognuno di sviluppare la propria personalità in autonomia formando un individuo autonomo e distinto dal gemello.
I gemelli vivono in simbiosi e hanno la stessa tempistica. SBAGLIATO. Ognuno ha le proprie esigenze e tempi differenti. Se un bambino incomincia a camminare non è detto che l’altro sia pronto.
Con i gemelli risparmi tempo perché quello che fai per uno va bene anche all’altro. SBAGLIATO. I gemelli, come ogni altro individuo distinto, hanno gusti differenti, per il cibo, per i giochi, per l’abbigliamento e per tutto.
I gemelli litigano meno perché sono gemelli. SBAGLIATO. I gemelli hanno la stessa età e tendono a mettersi continuamente in competizione perché essendo più o meno allo stesso livello evolutivo, non riescono a mediare e cercano di conquistare l’attenzione.
Il primo nato non è l’ultimo ad esser stato concepito, ma semplicemente era posizionato in modo migliore e agevole al momento del parto.
Infine, una curiosità tratta da una ricerca scientifica, le mamme dei gemelli sarebbero destinate a vivere più a lungo in quanto la natura le avrebbe selezionate per la gravidanza gemellare tenendo conto del corredo genetico più forte e sano.
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