Viene chiamato metodo delle buste ed è un sistema molto utile per organizzare al meglio e in modo costruttivo il proprio budget familiare. Questo schema di gestione dei propri conti ha radici indietro nel tempo, e si basa su pagamenti in contanti delle principali spese a cui deve far fronte un nucleo familiare.
Ogni busta copre una determinata e specifica incombenza economica e la corretta valutazione di come le singole buste vengono gestite diventa un esercizio molto utile per mantenere sotto controllo quanto si spende ogni settimana.
Spese concrete e sotto controllo
Il metodo delle buste è un modo di gestire i soldi in famiglia. Si tratta di uno strumento che riprende quella gestione che facevano tanti anni fa i nostri nonni, che ricevevano i loro stipendi solitamente in contanti e procedevano a dividere le banconote in base all’uso e alla specifica spesa a cui erano destinate.
È un metodo molto simile al Kakebo, il metodo giapponese che ci aiuta a risparmiare grazie alla consapevolezza delle spese quotidiane.
A differenza di quanto accade con le attuali carte di credito, i bancomat o gli assegni, il sistema delle buste permette così di mantenere sotto controllo e di toccare con mano quanti soldi si spendono e per che cosa.
Il denaro che ogni famiglia spende per le bollette della luce, per la spesa alimentare, per i trasporti, o per gli extra, è così decisamente più concreto e palpabile, e perde invece quell’aura virtuale che i nuovi metodi di pagamento hanno dato un po’ a tutto.
Si tratta ovviamente di un esercizio che può risultare utile per controllare e regolare le spese, ma che non impedisce di utilizzare i mezzi di pagamento elettronici quando e come si crede necessario.
Un buon esercizio per monitorare le proprie spese
Il metodo delle buste diventa quindi una bella soluzione tenere sempre sotto controllo le spese della propria famiglia e magari per accantonare qualche risparmio a fine mese. Alla fine di ogni settimana grazie a questo sistema si avrà infatti ben evidente quanto si è speso.
Ogni busta può essere abbinata ad una categoria specifica e in ciascuna di esse può essere inserito l’importo in contanti che si intende spendere per quei giorni. Esistono dei comodissimi organizer a buste in formato compatto da mettere comodamente in borsa o tenere in un posto sicuro.
A seconda delle proprie abitudini questo schema di gestione del denaro permette ad ogni nucleo familiare di individuare l’area in cui sta spendendo maggiormente, e limitare se possibile le uscite in quel campo.
Il sistema delle buste diventa così anche un buon modo per imporsi qualche sacrificio e qualche risparmio mirato. L’obbiettivo di tale metodo è infatti quello di ridurre o addirittura cancellare completamente le spese inutili.
I vantaggi del sistema delle buste
Come detto questo approccio nella gestione delle spese del proprio nucleo familiare non è un modello innovativo, ma anzi rappresenta uno schema a tratti persino obsoleto, ma comunque efficace.
I vantaggi che il metodo delle buste garantisce riguardano in primo luogo la possibilità di avere un impatto palpabile e concreto sul proprio denaro. Inoltre questo sistema è adatto a tutte le tasche e a tutte le fasce di spesa, anche se molto variabili da una famiglia ad un’altra.
Ovviamente a variare sarà la quantità di soldi inseriti in ciascuna busta. Ulteriore elemento molto apprezzato è che si tratta di un modello utilizzabile anche per periodi di tempo limitati. Potrebbe dunque diventare un valido alleato per monitorare le spese durante le ferie, oppure nelle vacanze natalizie.
Limiti e svantaggi del modello delle buste
Oltre ai lati positivi questo sistema di organizzazione delle proprie spese ha però anche alcuni limiti, che occorre avere ben presenti in fase di preparazione di budget e buste.
Per prima cosa oggi risulta molto complesso riuscire a coprire tutte le proprie spese esclusivamente con i contanti. Molte realtà economiche e molti dei quotidiani acquisti che portiamo a termine sono infatti di frequente gestiti attraverso i metodi di pagamento virtuali.
Addirittura alcune associazioni ed enti accettano soltanto versamenti tramite bonifico o assegno. In questi casi dunque diventa complesso monitorare la spesa in maniera concreta.
Buona norma potrebbe essere quella di inserire nella busta connessa con quella specifica spesa lo scontrino corrispondente a quel preciso trasferimento di denaro.
Altro aspetto da non sottovalutare è l’iniziale stanziamento di un budget complessivo da dividere nelle singole buste destinate alle spese. Le prime volte che si impiega questo metodo di organizzazione del proprio denaro familiare si potrebbe incorrere nel rischio di avere buste troppo leggere e altre viceversa troppo pesanti.
Infine anche logisticamente questo sistema può diventare scomodo, tanto più che portarsi dietro per ogni commissione o impegno tante buste diverse piene di contanti appare poco realistico e certamente non pratico.
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