La riduzione del numero di contagi da Covid-19 in Giappone ha permesso ai bambini di godere nuovamente dei momenti di pausa con i compagni, ristabilendo la possibilità per ogni bimbo di tornare a chiacchierare durante i pasti consumati a scuola.
Nel Paese nipponico infatti una delle regole imposte per cercare di abbassare la curva di contagio da due anni a questa parte era stata proprio quella del silenzio assoluto in mensa a cui tutti i bambini dovevano sottostare.
In Giappone si torna a parlare durante i pasti
Viene chiamato mokushoku in giapponese ed è di fatto il silenzio assoluto a cui i bambini erano tenuti durante il regime di pandemia. Questo obbligo è da poco decaduto, ridando a tutti i bimbi la possibilità di dialogare e interagire durante i pasti a scuola.
Per due anni infatti il silenzio totale era stato imposto e rispettato con l’obbiettivo di evitare la circolazione nell’aria dei droplets, le piccole goccioline di saliva emesse con la parola e la respirazione. Visto che durante i pasti le mascherine sono messe da parte, le autorità sanitarie hanno voluto abbassare il più possibile la circolazione del virus vietando i momenti più conviviali tra bambini.
La concreta diminuzione di casi da Covid-19 in Giappone ha spinto il Governo nipponico e il Ministero dell’Istruzione a togliere questa imposizione e a far così tornare i bambini a chiacchierare amichevolmente durante i pasti condivisi.
La necessità del mokushoku e l’impatto psicologico
Come affermato da diversi scienziati giapponesi quella di pranzare in rigoroso silenzio era diventata una necessità in Giappone. In tal modo si riducevano drasticamente le particelle di respiro presenti nell’aria e si abbatteva la possibile circolazione del virus stesso.
Da qui il rispetto tassativo del mokushoku anche nelle scuole tra i bambini, a cui era impedito appunto qualunque dialogo a mensa. A fronte della riduzione del numero di contagi cresceva però la preoccupazione che questo silenzio imposto determinasse sui più piccoli un forte impatto psicologico, in più di tutte le altre restrizioni sulla loro vita quotidiana.
La decisione del Consiglio per l’Istruzione di Fukuoka ha così stabilito di tornare alla normalità, pur chiedendo ai bambini di scuole primarie e medie di parlare a bassa voce e invitando anche i più piccoli là dove possibile ad indossare la mascherina.
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