A fare uso della pillola anticoncezionale in Italia sono, ad oggi, più di 2,5 milioni di donne.
Sebbene i numeri siano così alti, però, non si può dire che la sfera femminile sia, quando si parla di prevenzione, tutelata.
Nonostante ci sia una legge che stabilisce, infatti, la gratuità della contraccezione, questa non è stata mai applicata.
Pillola anticoncezionale gratuita in Italia: utopia o realtà?
Nel nostro paese il costo della pillola anticoncezionale non è coperta, nemmeno in parte, dal sistema sanitario nazionale e ciò vuol dire che, chi ne vuole o ha la necessità di farne uso, deve pagarla.
Nemmeno il loro prezzo aiuta. La spesa mensile stimata, infatti, si aggira intorno ai 15/20€ e non tutte hanno la possibilità di poterla sostenere.
E parliamo solo di pillola anticoncezionale. Perché poi si aggiungono i numeri difficili da tracciare sugli altri dispositivi anticoncezionali come cerotti, spirali, anelli e impianti sottocutanei.
I dissapori sull’argomento non sono di certo pochi, le persone si chiedono quando questa situazione cambierà e soprattutto quanto ancora si dovrà aspettare per vedere la nostra nazione evolversi sotto questo punto di vista.
Pare, però, che l’AIFA, agenzia italiana del farmaco, stia ragionando sul come cambiare le cose. Proprio in questi giorni, è stato organizzato un incontro tra la Commissione tecnico scientifica (Cts) e il Comitato prezzi e rimborso (Cpr) per fare un punto della situazione sull’argomento e cercare di trovare una soluzione che possa essere da sostegno a tutte le donne.
Contraccezione gratuita: la situazione negli altri paesi
Secondo gli ultimi studi condotti dall’Epf (European Parliamentary Forum for Sexual & Reproductive Rights) riguardo la facilità di accesso ai metodi contraccettivi, ad ogni paese del mondo è stato assegnato un colore che va dal verde per il punteggio più alto al rosso per quello più basso.
L’Italia, nella classifica, figura al centro con il colore giallo, più o meno agli stessi livelli di Serbia, Ucraina e Turchia.
Sebbene non sia tra le località più “arretrate” da questo punto di vista, è fondamentale che questi dati vengano messi in relazione ad altri e, in particolare, all’età media in cui i giovani nel nostro paese si approcciano al sesso che risulterebbe essere intorno ai 15/16 anni.
Laddove, dunque, ci si trova di fronte ad una percentuale così alta (oltre il 60%) di giovani donne ad avere una vita sessuale attiva, le stesse ad essere impossibilitate a sostenere una spesa così importante per l’acquisto della pillola anticoncezionale trattandosi pressoché di studentesse, diventa essenziale che anche il nostro paese riesca ad ovviare a questo problema.
La Francia come esempio per l’Italia
Grande fonte di ispirazione per l’Italia affinché la gratuità della contraccezione potesse trasformarsi da utopia a realtà, è stata proprio la Francia.
A partire da Gennaio 2022, infatti, il governo francese ha reso gratuita la pillola anticoncezionale e, in generale, qualsiasi tipo di contraccezione per tutte le donne fino ai 25 anni e non più solamente alle minori di 18 anni.
Un traguardo importantissimo per il paese, un esempio che, si spesa, possa seguire anche l’Italia nel prossimo futuro così da rendere qualsiasi donna “libera” di vivere la propria sessualità come meglio crede, ma con le giuste protezioni.
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