L’azienda britannica John Lewis & Partners, molto nota per le pubblicità natalizie sempre molto fantasiose e per l’impegno sociale, ha deciso quest’anno di puntare su una causa molto importante con il video intitolato “The Beginner”. Il video, che ha superato i 3 milioni di visualizzazioni in poche settimane, sta facendo emozionare migliaia di persone e parla di una questione di cui si parla poco : i genitori affidatari.
La storia di un padre affidatario
Il video mostra una coppia normalissima, in particolare un uomo, sulla quarantina che per motivi inizialmente misteriosi inizia ad allenarsi con lo skateboard. Si capisce sin dall’inizio che c’è qualcosa di speciale in arrivo, un po’ come nel video dell’uomo anziano che si allena al sollevamento pesi tutte le mattine, ricordate?
Giorno dopo giorno, l’uomo cerca di imparare a fare skateboard, mentre in sottofondo suona una cover del brano “All The Small Things” dei Blink 182. Il video continua a mostrarci i progressi e le delusioni dell’uomo fino ad arrivare alla conclusione : un giorno suonano alla porta e la coppia va ad aprire. Appare una ragazzina, un po’ spaventata, che abbraccia il suo fidato skateboard e viene accompagnata da una signora. L’uomo guarda la bambina e le dice “Sai, anch’io faccio un po’ di skate“.
Scopriamo allora che è la storia di una famiglia affidataria, a cui è stata affidata una bambina di cui loro non sanno praticamente nulla, tranne forse il fatto che ama fare skate. Il padre affidatario ha fatto di tutto per far sentire ben accolta la ragazza, cercando di stabilire un punto d’incontro, qualcosa da condividere.
Si parla ben poco di affido e famiglie affidatarie in Italia. Alcuni personaggi pubblici hanno messo sotto il riflettore (in primis, Luciana Littizzetto) questa realtà. Perché di realtà si tratta : per quanto tutti vorremmo un mondo in cui i bambini crescano insieme alle loro famiglie di origine, senza difficoltà economiche e senza episodi di violenze, la realtà è che molti bambini e ragazzi si trovano a fronteggiare una situazione in cui sono lontani o senza la propria famiglia.
È un mondo in cui alcune famiglie si offrono di accogliere questi ragazzi e nel migliore dei mondi possibili li aiutano a ritrovare un nuovo equilibrio e una nuova casa.
La situazione nel nostro Paese
Al termine del video viene mostrato e condiviso il numero dei bambini in affidamento nel Regno Unito, pari a 108mila. Anche negli Stati Uniti si pratica l’affidamento presso le famiglie ed in questo caso il totale dei minori affidati è di 391mila alla fine dello scorso anno.
Anche in Italia, sul tema dell’accoglienza e dell’affidamento dei bambini al di fuori della loro famiglia d’origine, ogni anno viene diffuso da parte del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, un monitoraggio che rende nota la situazione.
Nell’ultimo report emesso venivano presi in esame i dati relativi alla fine dell’anno 2019, che riportavano un totale di 13.555 minori affidati alle famiglie, un numero che equivale all’1,4 per mille del totale dei minori residenti in Italia.
Un dato sostanzialmente stabile rispetto agli anni precedenti, ma la tendenza è verso una flessione seppur molto leggera. Un dato che non comprende i minorenni stranieri giunti in Italia non accompagnati e affidati a varie famiglie, in quanto la loro non è la condizione di “allontanati” per misure del Tribunale o dei giudici tutelari.
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