I neonati hanno la comune abitudine di muoversi sempre, agitando costantemente braccia e gambe, ma non tutti sanno che questi movimenti hanno uno scopo preciso.
Perché i neonati si muovono sempre? Lo spiega la scienza
Quando si osserva un neonato, la prima cosa che attira l’attenzione è data proprio dai loro continui movimenti.
Una delle costanti abitudini dei più piccoli, infatti, è quella di agitare energeticamente braccia e gambe e non tutti sono coscienti del fatto che tali comportamenti, anche se sembrano spontanei e poco efficaci, hanno alla base una reale motivazione.
A spiegarlo è uno studio pubblicato sulla rivista Pnas (il giornale peer reviewed della National Academy of Sciences – NAS) che ha fatto luce sull’origine di questi movimenti, utilizzando un modello computerizzato che ha dato modo di rivelare che, alla base di questo comportamento, c’è una ricerca esplorativa dei neonati, indirizzato a evolvere il sistema motorio e sensoriale.
Neonati che si muovono sempre: cosa spiega lo studio
Gli studiosi hanno preso in esame 12 bimbi nati da pochi giorni, confrontandoli con altri 10 di circa tre mesi e, tramite un apposito strumento computerizzato, hanno potuto analizzare le interazioni delle attività muscolari.
Prima di tale studio si pensava che i neonati avessero sviluppato il loro sistema motorio e sensoriale tramite movimenti “rapidi e mirati”.
Con i risultati ottenuti dall’esperimento, invece, si è potuto dimostrare come la costante agitazione di braccia e gambe, contrariamente a quanto si pensasse, derivi da una loro mera curiosità esplorativa.
I piccoli, dunque, non ripetono lo stesso movimento per apprenderlo, ma ne compiono diversi per imparare a esplorare ciò che li circonda.
Questo studio, inoltre, non ha solo fatto luce sullo sviluppo dei neonati, ma ha permesso anche di analizzare i movimenti considerati normali, differenziandoli da quelli che potrebbero invece indicare un ritardo motorio e cognitivo.
In questo modo, dunque, si arriverà ad approfondire più attentamente ogni aspetto dei più piccoli che, già dai primi giorni di vita, potrebbero mostrare segnali preoccupanti che darebbero modo di apprendere per tempo eventuali disturbi.
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