Influenza fa spesso rima con inappetenza. Quando il bambino (ma anche l’adulto) sta male, il suo organismo è concentrato nel combattere l’infezione e la voglia di mangiare passa spesso in secondo piano.
È importante però mantenere il malato ben idrato e fornire il giusto apporto di nutrienti, così da dare al corpo l’energia necessaria per affrontare la battaglia in corso, senza però appesantirlo con una digestione laboriosa. La Dottoressa Ilaria Zavarin, dietista di MioDottore, ci fornisce qualche utile consiglio a riguardo.
Spesso, quando il bambino sta male, si pensa alla famosa “dieta in bianco”: è davvero un’alimentazione corretta in questi casi?
La “dieta in bianco” suggerita dal pediatra per combattere l’influenza del bambino può essere utile, ma è meglio non fraintenderne il significato.
In verità, non esiste una vera definizione di “dieta in bianco”, ma sicuramente deve essere intesa come un approccio alimentare volto a supportare e ripristinare le forze del bimbo e a favorire una più rapida ripresa dallo stato influenzale, senza eccedere con alimenti grassi e di lenta e difficile digestione come olio e formaggio.
È quindi più corretto parlare di alimentazione leggera, digeribile, bilanciata e nutriente.
Con quale criterio scegliere cosa offrire ad un bambino che sta combattendo un’infezione?
Un‘alimentazione sana ed equilibrata è sicuramente il primo criterio da tenere in conto per favorire la guarigione del bambino.
In genere, un bambino sano affronta influenza e malanni di stagione senza particolari difficoltà. Lo scopo principale della dieta, anche in caso di influenza, è di fornirgli il giusto nutrimento energetico, proteico, di vitamine e sali minerali per il generale benessere e per la costruzione di buone difese immunitarie.
Durante un’infezione, è bene non interrompere l’alimentazione, ma al tempo stesso può essere di aiuto cercare di assecondare le esigenze del bambino, che ha già un meccanismo di autoregolazione. Ad esempio, potrebbe essere utile assecondare i suoi gusti e preferenze, specialmente se inappetente, evitando però di concedere troppi snack confezionati ricchi di zuccheri, grassi e sale.
È inoltre consigliabile garantire una sufficiente idratazione, preferire alimenti semplici e preparati con metodi di cottura leggeri, favorire pasti bilanciati ed evitare alimenti o preparazioni a cui il bambino non è abituato.
Spesso influenza fa rima con inappetenza, ma è comunque importante che il bambino resti idratato. Come aiutarlo a bere? Possiamo offrire succhi o bevande zuccherate?
In questo caso si possono proporre tisane e infusi a base di aromi apprezzati dal bambino (camomilla, infusi di frutta, spezie, erbe o altri aromi, facilmente reperibili al supermercato o in erboristeria), spremuta d’arancia, mandarino, pompelmo, frullati di frutta o verdura, senza aggiunta di zucchero.
Contrariamente a quanto si possa pensare, le bevande zuccherate e i succhi di frutta sono da evitare perché ricchi di zucchero e privi di nutrienti utili. Per giunta, in caso di influenza gastrointestinale, lo zucchero potrebbe peggiorare o indurre nausea e diarrea.
Come comportarsi con i bambini già svezzati ma che prendono ancora il latte? A volte capita cerchino solo il latte materno, può bastare? E in caso di allattamento artificiale?
Il latte materno non dovrebbe mai essere interrotto poiché è una delle sostanze più ricche di anticorpi idonei a rafforzare il sistema immunitario, dovrebbe infatti essere offerto a richiesta perché utile sia per il nutrimento, anche se in questi giorni può essere parziale, sia per la reidratazione.
Nel caso di alimentazione con latte artificiale, la somministrazione dovrebbe essere sempre proposta. In caso di rifiuto, potrebbe essere utile provare a fargli dare il latte da un’altra persona o diluirlo nella pappa (in sostituzione alla pari quantità di acqua o brodo vegetale).
Quali sono gli alimenti da prediligere in caso d’influenza? Meglio dolce o salato? Cibi caldi o freddi?
Gli alimenti da prediligere in caso di influenza sono gli stessi che dovrebbero rientrare nelle abitudini giornaliere, in particolare: frutta e verdura fresca, pasta e cereali, carne e pesce magri, uova, legumi, latte e derivati e olio extra vergine di oliva.
La temperatura ideale da proporre per gli alimenti e le bevande è intermedia, poiché temperature troppo calde o fredde potrebbero essere meno accettate, oltre a peggiorare o indurre nausea e diarrea, specialmente se presente influenza intestinale.
Sarebbe necessario evitare o assumere con estrema moderazione alimenti e bibite dolci (compresi succhi di frutta) e snack salati, specialmente se del commercio, poiché appagano ma non nutrono adeguatamente, oltre a rischiare di peggiorare la disidratazione.
Ci sono altri accorgimenti che potrebbero rendere il momento del pasto più appetibile? Ad esempio, può essere utile offrire consistenze diverse al bambino?
Esistono differenti accorgimenti per stimolare il bambino a mangiare, tra cui le consistenze del cibo (polpette, crocchette, mousse, hamburger, creme spalmabili), la presentazione del piatto (presentare il cibo in modo invitante, colorato e divertente, utilizzando stoviglie colorate, a forma di animali, o che presentino i personaggi del cartone preferito), il volume del pasto (preferire un piatto unico, di piccolo volume ma nutriente può essere la mossa vincente) e infine la compagnia al pasto e le coccole (mangiare insieme al bambino, coccolarlo prima e dopo il pasto, può rappresentare un’altra strategia utile).
Può fornire qualche esempio pratico di cibi semplici e nutrienti che possono essere apprezzati dai bambini?
Possono essere dei buoni esempi la purea di patate con latte, parmigiano e prosciutto cotto; la pastina con polpette di carne magra; un omogeneizzato casalingo di prosciutto, farina di tapioca e zucchine; crocchette di platessa e spinaci; patate al forno con uova in camicia; il flan; il semolino; un hamburger di ceci e carote; un frullato di latte, banana, mela cotta con cacao e amaretto.
In caso di nausea o gastroenterite, ci sono indicazioni particolari da tenere a mente su cosa prediligere e cosa evitare? Ad esempio, è corretto scegliere cibi “asciutti”?
La scelta dei cibi asciutti è corretta, ma il concetto da tenere a mente è quello di irritare il meno possibile il tratto gastrointestinale.
È quindi consigliabile fare pasti bilanciati, poveri di fibre e con adeguati condimenti: patate, pasta, riso, carni magre, affettato, pesci magri, uova, formaggi stagionati (come Grana e Parmigiano), zucchine, carote, mela, banana e olio evo.
Evitare invece alimenti molto grassi, latticini freschi, legumi, verdure e frutti ricchi di fibra e alimenti e bevande zuccherate.
Il bambino nei giorni della malattia tende a mangiare sempre la stessa cosa: può essere un problema?
Non è un problema se il bambino nei giorni della malattia mangi sempre gli stessi alimenti, purché circoscritto ai soli giorni di malattia. È necessario tenere a mente che favorire tutti i giorni un’alimentazione varia e bilanciata è il primo strumento a disposizione per far crescere bene il bambino: non saranno di certo i giorni d’influenza a recare problemi significativi.
Il video della settimana