Ha dell’incredibile quanto successo a una bambina torinese di 11 anni. La piccola ha a lungo sofferto di mutismo selettivo, una condizione nella quale non si riesce a parlare perché bloccati dall’ansia.
Grazie all’aiuto della pet therapy fornita dalla Fondazione Forma all’ospedale Regina Margherita di Torino è riuscita a parlare di nuovo, dimostrando ancora una volta come l’auto degli animali domestici possa essere essenziale anche in ambito medico.
Come funziona la pet therapy
La pet therapy, chiamata anche Intervento Assistito con Animali, viene effettuata al reparto di neuropsichiatria dell’ospedale pediatrico Regina Margherita ormai da tempo. Il direttore del programma è il professore Benedetto Vitiello, che ha spiegato come questa terapia porti a risultati sorprendenti in pochissimo tempo.
Il trattamento viene eseguito in gruppo, con la supervisione di un’infermiera, un medico specializzato e ovviamente un cane. Nei pazienti si ha un vero e proprio sblocco, riuscendo a superare condizioni come il mutismo selettivo o disturbi alimentari.
L’obiettivo è quello di abbinare alle terapie mediche le sedute costanti di pet therapy, aiutando a raggiungere i risultati prefissati in minor tempo grazie alla capacità degli animali di generare sensazioni ed emozioni positive.
Pet therapy: i successi più significativi
L’efficacia della pet therapy è ormai universalmente riconosciuta e anche all’ospedale Regina Margherita si iniziano a vedere i primi importanti effetti. Come già accennato, una paziente di 11 anni è riuscita a superare in parte il suo mutismo selettivo.
Il percorso per la completa guarigione è lungo e tortuoso, anche se grazie all’aiuto di un cane è riuscita a fare trasparire le emozioni attraverso le risate e ha iniziato a comunicare a gesti. Da quanto punto in poi, unendo la terapia farmacologica alla pet therapy, sicuramente si otterranno miglioramenti ancora più significativi.
Un altro grande risultato è stato raggiunto da una paziente adolescente di 15 anni affetta da disturbi del comportamento alimentare. Nel comunicato stampa che racconta l’iniziativa: “In questi momenti di incontro con il cane riesce a lasciare andare molto di quel controllo ritrovando il suo aspetto più spontaneo e giocoso, assaporando momenti di serena gioia e riducendo lo spasmodico desiderio di movimento che la contraddistingue”
A breve il reparto di Neuro Psichiatria Infantile offrirà un’altra bella novità: i pazienti ricoverati potranno presto ricevere le visite anche dei loro amici a 4 zampe, in orari prestabiliti, per poter stare in compagnia con il proprio cane.
Questi sono solo alcuni esempi di risultati ottenuti grazie alla pet therapy, che risulta ormai fondamentale in casi come questi per accelerare i processi di guarigione.
Fonte: A.O.U. Citta della Salute e della Scienza di Torino
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