Iniziare a fare una corretta prevenzione visiva fin dai primi anni di vita è molto importante: purtroppo spesso i primi accertamenti per i bambini si rimandano nel momento in cui insorgono dei problemi che, nella maggior parte dei casi, coincidono con l’ingresso nella scuola primaria. Cosa pensano e cosa fanno i genitori in merito a questa tematica?
Futuro in vista: la prevenzione visiva secondo i genitori
Sull’argomento si è interrogata Fattoremamma che, in collaborazione con Polaroid Eyewear, ha realizzato una survey per indagare come i genitori si comportano in tema di prevenzione visiva dei loro figli.
Al sondaggio hanno partecipato 3044 genitori con bambini in età prescolare e i dati emersi sono sì incoraggianti, ma di sicuro migliorabili.
Infatti, solo il 60% del campione ha risposto che la prima visita oculistica è stata fatta in età prescolare e più del 50% su propria iniziativa, gli altri su indicazione del pediatra.
Tra questi, la fascia d’età di inizio controlli della vista è per la maggior parte quella dai 3 ai 5 anni, solo il 19% ha iniziato prima dell’anno di età.
Il restante 40% degli intervistati non ha provveduto a far controllare i propri figli prima dei 6 anni ma, nonostante questo, la maggior parte del campione (89%) ha risposto che reputa molto importante la prevenzione prima dell’inizio della scuola dell’obbligo.
Questo indica che comunque si pone la giusta attenzione alla salute e al benessere visivo dei bambini e con la prevenzione e un precoce intervento si può aiutare il bambino nella sua quotidianità e ridurre il rischio che problematiche visive si aggravino in futuro.
Considerando invece già chi frequenta la scuola, una considerevole percentuale dei genitori intervistati reputa che vedere bene aiuti il rendimento scolastico.
I genitori si sono rivelati abbastanza attenti rispetto ai segnali dell’affaticamento visivo, solo il 21% dei genitori non ne conosceva, gli altri hanno riconosciuto i più frequenti come mal di testa, ammiccamento, strofinarsi gli occhi e reclinare la testa da un lato.
Inoltre ritengono che l’esposizione prolungata agli schermi di dispositivi elettronici possa danneggiare la vista e per arginare il problema, si dividono tra chi limita il tempo di utilizzo e chi alterna attività con schermo ad altre senza.
Quali occhiali scegliere per i nostri bambini?
Quando è necessario utilizzare gli occhiali i genitori hanno le idee ben chiare di come devono essere: lenti di qualità e montatura comoda sono le caratteristiche principali che vengono richieste.
Non è da sottovalutare anche la scelta degli occhiali da sole, necessari in genera età anche quando non ci sono difetti visivi, come ha ricordato nella diretta Facebook di Fattoremamma con Polaroid Eyewear, la pediatra Valentina Paolucci.
La caratteristica cercata dai genitori è un buon fattore di protezione, seguita da lenti polarizzate e resistenza agli urti. Anche la sostenibilità dei materiali e degli imballi è stata valutato come un dato importante per l’acquisto degli occhiali.
Nella stessa diretta è intervenuta anche la psicologa Camilla Stellato, che ha sottolineato come nella scelta degli occhiali sia importante ascoltare i bambini coinvolti.
Spesso i più piccoli non sono contenti di iniziare a portare gli occhiali ed è più facile convincerli e abituarli all’uso attraverso una storia da inventare insieme, oppure scegliendo delle montature colorate e che richiamino i loro personaggi preferiti.
Gli adulti inoltre possono fare da modelli di riferimento, se utilizzando gli occhiali li si fa passare per un accessorio quotidiano di grande aiuto, come in effetti sono.
Il sondaggio si è concluso con l’86% del campione che ha valutato importante la promozione di programmi di educazione visiva nelle scuole, comunità e aziende, questa sensibilizzazione è necessaria ed è stata ribadita anche dagli ospiti intervenuti nella diretta social.
Post in collaborazione con Polaroid Eyewear
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