Mamma, papà e nonni nella gestione famigliare e scolastica dei bambini sono spesso interscambiabili e l’aiuto di tutti è fondamentale per una corretta educazione e crescita dei figli. Ma all’interno della famiglia ci sono anche altri componenti, preziosi e imprescindibili, come ad esempio gli zii. Perché non si parla mai di loro?
Proviamo a trovare qualche possibile ragione. Innanzitutto, se i genitori e i nonni sono figure certe, gli zii a volte mancano a priori, nel caso di genitori figli unici, senza fratelli e sorelle. E, quando ci sono, nella maggior parte dei casi hanno a loro volta una famiglia, con bimbi a cui badare, e con poco tempo a disposizione. Ecco che, per loro stessa natura, gli zii sono figure diverse dai nonni.
Ma qual è effettivamente il ruolo degli zii? Diversamente dai genitori e dai nonni, gli zii sono compagni di giochi e complici nel divertimento. Con loro le regole sono meno rigide, e i bimbi sentono di potersi lasciare andare un po’ di più. I genitori lo comprendono, e, con le dovute accortezze, lo accettano e ne sono felici.
Se da un lato, quindi, gli zii sono persone con cui si può giocare, ridere e permettersi una certa libertà in più, dall’altro lato, diventano spesso i confidenti dei bambini. È più facile, infatti, per i nipoti rivelare agli zii, molto più che ai genitori, i loro desideri, le loro aspettative, i primi batticuori. In un certo senso, agli occhi dei bimbi, gli zii sono persone divertenti, ma anche sagge, a cui chiedere consiglio e a cui ubbidire. Inoltre, all’occorrenza, possono diventare i mediatori tra le parti, nel caso di una discussione tra bambini e genitori.
È proprio il caso di dirlo…largo agli zii!
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Giulia Alberti