Una tendenza sempre più in voga negli ultimi anni è quella delle “balance bike”, ovvero le biciclette senza pedali. Molto diffuse soprattutto nei paesi nordici, sembra che siano un valido aiuto nello sviluppo precoce dell’equilibro e del coordinamento motorio, aiutando i bambini ad acquisire sicurezza e ad imparare ad andare in bici in maniera naturale.
Se da un lato, però, viene riconosciuta la loro valenza positiva, dall’altro lato sembra che, insieme ai monopattini e agli altri cosiddetti ride-on toys (giochi cavalcabili), siano tra le cause maggiori di ricovero al pronto soccorso. Stando a uno studio statunitense del Nationwide Children’s Hospital di Columbus sugli infortuni dei bambini sotto i 5 anni dal 1990 al 2011, infatti, il 40% dei bambini ricoverati riporta traumi cranici e fratture in seguito a cadute da questi tipi di giochi.
Ben l’80% di questo tipo di caduta avviene a casa, l’età più critica è quella intorno ai due anni, con un rischio maggiore nei maschi (60%). Come spiega il ricercatore Gary Smith: “in tutta la mia carriera non ho mai visto una crescita così grande degli infortuni per un singolo tipo di giocattolo”.
Ovviamente non si può negare l’uso di tali giocattoli che, come visto, hanno anche molti lati positivi, ma bisognerebbe usare una serie di accortezze e di precauzioni. “I bambini dovrebbero indossare sempre il casco e bisognerebbe evitare di usarli in strada, perché le collisioni con le auto sono la causa degli infortuni più gravi”.
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