L’Italia continua a fare i conti con il calo nascite e con tutto quello che ne consegue come la chiusura delle scuole.
Secondo una recente ricerca effettuata da Tuttoscuola, e confermata dalla testata The Guardian, è molto probabile che nei prossimi 5 anni potrebbero chiudere i battenti altre 1.200 scuole.
Scuole chiuse per mancanza di alunni
Il calo demografico è una questione che non riguarda soltanto i piccoli borghi italiani ma anche le grandi città. Sono ormai diversi anni che c’è una forte contrazione del numero di nascite e questo ha delle conseguenze anche sull’ambiente formativo scolastico. Infatti negli ultimi dieci anni quelle culle vuote si sono trasformate rispettivamente in banchi voti e scuole chiuse. Secondo i calcoli in tutta Italia in questi ultimi dieci anni sono state chiuse più di 2.600 scuole.
Numeri che fanno impressione e che peraltro sono destinati a diventare ancora più grandi tenendo conto che per il momento il fenomeno si è abbattuto principalmente sulla scuola dell’infanzia e quella primaria. Poiché sono i primi istituti a vedere l’effetto del calo di alunni. Stiamo quindi parlando di alunni tra i tre e gli undici anni.
Secondo la ricerca effettuata da Tuttoscuola nei prossimi cinque anni visto l’andamento delle nascite c’è da attendersi almeno la chiusura di altre 1.200 scuole tra quelle statali e paritarie. Di diverso avviso è il ministro Valditara ha dichiarato che “Nessuno dei 40.000 plessi verrà chiuso. L’obiettivo è eliminare le reggenze“.
Ma molto probabilmente nel 2031 gli studenti italiani saranno poco più di 6 milioni rispetto agli attuali 7,4 milioni. Insomma, ogni anno se ne perdono più di 100 mila.
Dati allarmanti nel Sud Italia
Questa costante perdita di alunni si sta trascinando avanti in maniera sistematica negli ultimi 10 anni e questo prefigura un problema sociale non di poco conto tenendo in considerazione il fatto che la scuola è l’elemento fondante della società civile.
Questo fenomeno si sta acuendo soprattutto nel sud Italia. Infatti, nelle varie regioni dell’Italia meridionale sono state chiuse circa 1.700 scuole su oltre 2.600, dove infatti bisogna anche fare i conti con la dispersione scolastica. Parliamo di circa il 64% mentre nel Nord come ci sono state chiusure per il 25% e l’11% nel centro.
In difficoltà sono principalmente le piccole comunità che si trovano in territorio montano ormai afflitte da oltre dieci anni dopo un fenomeno di costante spopolamento. Da sottolineare che la stragrande maggioranza di chiusura riguarda le scuole private, ossia quelle paritarie per oltre il 55%.
Invece lo Stato si è visto costretto a chiudere 1176 scuole di cui 726 primarie e 450 dell’infanzia. C’è, insomma, l’esigenza di rimodulare il sistema scolastico ma anche di supportare le famiglie.
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