Il rientro a scuola dopo le vacanze estive si sa, è sempre traumatico per gli alunni, ma questa volta ad essere scioccato potrebbero essere anche i genitori che si troveranno a fare i conti con prezzi sempre più elevati. La stima infatti, stabilisce che fra libri, zaini, diari e astucci, la cifra che si potrà arrivare a spendere arriverà fino a 1.200€.
Rincari dei prezzi: dalla cartolibreria al materiale didattico
Rispetto all’anno passato si è già registrato un aumento del 9,2% sui prodotti di cartoleria essenziali per ogni studente, come quaderni, zaini, diari e via dicendo, ovviamente a causa dell’innalzamento dei costi di produzione, ma non è solo questo settore ad essere stato gonfiato, anche per quanto riguarda l’acquisto dei libri i prezzi non accennano ad arrestarsi.
Secondo le valutazioni di Assoutenti, l’associazione no profit a tutela dei consumatori, il rincaro in questo caso varia dall’8% al 10%, stabilendo una spesa media a studente maggiorata fino a 45€ confronto all’anno precedente.
In questo caso però i costi si differenziano in base al grado di istruzione, se gli studenti della scuola secondaria di primo grado spenderanno 300€ per l’acquisto dei libri, quelli della scuola superiore arriveranno fino a 600€.
Risparmiare con qualche piccolo accorgimento
È possibile evitare di spendere un patrimonio, basta fare attenzione e intervenire per quanto possibile. In primo luogo bisogna valutare seriamente se si vuole evitare di orientarsi su marche costose e scegliere invece marche valide ma non necessariamente di moda.
Stesso discorso per i libri di testo, mettendo in conto in questo caso i prezzi più elevati se si scelgono testi nuovi e ultime edizioni: se invece non si ha questa necessità si può puntare su edizioni precedenti o di seconda mano, ma con gli stessi contenuti o su prodotti di cartolibreria non firmati con i brand che circolano durante le pubblicità.
Un’altra componente a cui bisogna prestare attenzione è il tetto di spesa sui libri fissato dal governo per le scuole che, puntualmente, viene sforato; l’invito è sempre quello di denunciare gli istituti che non rispettano l’aumento dei tetti di spesa. Potete consultare le tabelle sul sito del Ministero dell’Istruzione.
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