Come ogni anno all’inizio delle scuole, accade che i bambini piccoli, specialmente quelli che vanno alle scuole dell’infanzia oppure agli asili nido, soffrono di quella che viene chiamata con il termine “asilite”.
L’asilite in realtà non è una sola malattia, ma una serie di infezioni di origine virale che colpiscono le vie respiratorie e che, nella stragrande maggioranza dei casi, non hanno bisogno di medicinali specifici per guarire, ma lo fanno spontaneamente una volta esaurito il loro ciclo. Purtroppo queste infezioni possono anche tornare nel corso dello stesso anno scolastico.
Ma quanto durano le asiliti?
Questa è la tipica domanda che si fanno i genitori, che la rivolgono anche al pediatra che cura i figli. La risposta è generalmente la stessa, cioè che durano poco ma la loro durata è variabile.
Nel suo ultimo numero, la rivista pediatrica Medico e Bambino, sicuramente la più diffusa ed autorevole a livello italiano, riporta la sintesi di un articolo su questo argomento che è stato recentemente pubblicato sulla rivista inglese British Medical Journal nel quale si trattano proprio queste infezioni e la loro durata.
Le asiliti, sono chiaramente innocue nella maggior parte dei casi e la loro durata varia dai circa 7 giorni del mal di orecchie ai circa 15 giorni del comune raffreddore, mentre la laringite ha una durata molto più corta, pari a 2 giorni, ed il mal di gola va dai 2 ai 7 giorni. Con la bronchiolite si arriva a 21 giorni, mentre con la tosse si può arrivare anche a 25 giorni e sembra proprio non finire mai.
Quali sono le possibili contromisure
L’asilo nido e la scuola dell’infanzia rappresentano due risorse molto importanti sul piano sociale ed inoltre hanno un grande valore dal punto di vista dell’educazione dei più piccoli, in quanto aumentano considerevolmente l’interscambio tra i bambini e quindi rinunciare a frequentare non è sempre una scelta facile.
Molti genitori infatti ritirano i propri bambini dall’asilo nido o dalla scuola materna proprio per scongiurare questi continui malanni. Tuttavia, il fatto di ammalarsi nei primi anni di vita è utile per rinforzare il sistema immunitario dei bambini ed anche per “orientarlo” nel verso giusto. Per questo i genitori devono rassegnarsi a combattere le asiliti, cercando di conoscerne sempre più a fondo le cause e come combatterle.
La risposta del pediatra Antonio Di Mauro
Con un suo post su Facebook, il pediatra Antonio di Mauro, intende rassicurare tutti i genitori i cui bambini sono iscritti alle scuole dell’infanzia o agli asili nido. E lo fa spiegando che cos’è e che non è necessario preoccuparsi più di tanto.
Quello che affligge, specialmente nei primi mesi di frequenza degli asili, i bambini piccoli, non è legato a “colpi d’aria” e non rappresenta nemmeno una carenza di difese immunitarie nei loro figli.
Si tratta invece di un adattamento “naturale” agli ambienti da parte dei bambini. Questo tipo di infezioni è dunque del tutto normale nei bambini, specialmente a causa delle stesse location. Gli ambienti chiusi di asili e scuole dell’infanzia, così come quelli delle scuole primarie, espongono infatti i bambini a virus e microrganismi. Il pediatra spiega inoltre che i “malanni” sono utilissimi per costruire delle difese immunitarie che poi saranno utilissime negli anni successivi.
Il dottor Di Mauro consiglia naturalmente di tenere sotto controllo costantemente la salute dei bambini ed anche di effettuare un consulto con il pediatra se i sintomi durano per molto tempo o se peggiorano, ma nello stesso tempo raccomanda di non preoccuparsi all’eccesso in quanto segnali come la tosse moderata, la presenza di muco o la febbre, sono nella maggior parte dei casi segnali di un combattimento tra il corpo del bambino e le infezioni, che vede migliorare la situazione dei piccoli in modo costante. Un altro consiglio importante è quello di non fare ricorso agli antibiotici senza criterio proprio perché si tratta di forme virali e inoltre perché contribuisce ad alimentare l’antibiotico-resistenza.
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