29 novembre 2023 – Al Gaslini di Genova è stato fatto per la prima volta un impianto di elettrodi intracerebrali: l’innovativa procedura chirurgica è stata fatta su un bambino di nove anni di Savona, affetto da epilessia resistente ai farmaci.
Questa tecnica avanzata rappresenta un nuovo approccio nel trattamento dell’epilessia, mirando a migliorare le condizioni di quei pazienti le cui crisi epilettiche rispondono poco o affatto ai trattamenti convenzionali farmacologici. Un secondo intervento con questo metodo innovativo è già in corso.
Combattere l’epilessia farmaco-resistente nei bambini
Luca Nobili, capo dell’unità di neuropsichiatria, ha evidenziato che nel 30-40% dei casi pediatrici, l’epilessia mostra resistenza ai farmaci, provocando crisi frequenti e potenzialmente pericolose.
Questa tecnica avanzata (la stereo EEG) è utilizzata in primis per diagnosticare la localizzazione delle zone epilettogene nel cervello, cioè le aree da cui hanno origine le crisi di epilessia. Questa procedura prevede l’inserimento di elettrodi attraverso il cranio nelle aree cerebrali sospettate di essere il focolaio delle crisi focali. Inoltre, rispetto ai metodi non invasivi, che sono però meno precisi, la Stereo-EEG permette anche di effettuare stimolazioni elettriche intracerebrali e di rilevare le risposte elettriche cerebrali direttamente alla fonte. Questo approccio diventa cruciale per migliorare l’efficacia del trattamento successivo, fornendo indicazioni dettagliate anche quando altri metodi hanno fallito.
È stata anche la collaborazione tra l’ospedale Gaslini e il Niguarda di Milano che ha reso possibile l’elaborazione di questo metodo, con il coordinamento di diversi professionisti.
I pazienti I pazienti sono sottoposti a un work-up preliminare, includendo elettroencefalogrammi, risonanze e analisi metaboliche. Successivamente, gli elettrodi intracerebrali, simili a sottili aghi di 0,8 millimetri, vengono inseriti nel cranio per monitorare direttamente l’attività elettrica cerebrale nelle aree coinvolte.
Prima di questa innovazione, i giovani pazienti dovevano spesso fare lunghi viaggi per raggiungere i centri più competenti, come il Niguarda a Milano, per ricevere cure adeguate. Ora, il Gaslini prevede di eseguire almeno un intervento mensile con questa tecnica.
Innovazione chirurgica a Genova: intervento pionieristico al Gaslini
Renato Botti, direttore generale dell’istituto, ha raccontato dell’impegno del Gaslini verso le nuove avanguardie tecnologiche, con un forte investimento negli ultimi anni, soprattutto nella robotica medica.
Grazie alla fondazione Gaslininsieme si può supportare i numerosi progetti di chirurgia all’avanguardia adattandoli alle esigenze pediatriche. Attraverso donazioni sul sito , è possibile contribuire all’acquisto di infrastrutture per la mappatura delle crisi epilettiche e sostenere la ricerca e lo studio del team multidisciplinare di Gaslini.
Precedentemente al Gaslini si sono tentati nuovi approcci innovativi contro la fibrodisplasia ossificante progressiva. quella dei bambini in pietra, o contro la neutropenia, una malattia del sangue che comporta livelli molto bassi di neutrofili.
Questa tecnica è fondamentale per i pazienti non reattivi ai trattamenti farmacologici, fornendo indicazioni precise per una terapia più mirata.
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