9 febbraio 2024 –
A Genova oltre un centinaio di anziani si sono offerti come volontari per raccontare agli alunni di nove scuole comunali la vita di un tempo, i mestieri e i giochi del passato.
Una dolcissima iniziativa che fonde insieme passato e presente, per ricollegare le generazioni che spesso ci appaiono sempre più lontane.
Nonni-educatori: un ponte tra passato e presente
Il progetto “i nonni e i bambini della scuola dell’infanzia: gli antichi mestieri e i giochi del passato” è stato attivato dall’assessorato alle Politiche dell’istruzione di Genova e l’associazione 50&Più e coinvolge 9 scuole dell’infanzia sul territorio.
Saranno circa 100 i nonni-educatori che si sono prestati per condividere con i piccoli delle scuole dell’infanzia le avventure della loro gioventù, i giochi e la loro memoria. Inoltre, essendo ricettacoli delle vecchie usanze locali e delle storie familiari, diverranno così custodi e diffusori del patrimonio culturale della città.
Questa splendida fusione di epoche – passata, presente e futura – iniziativa del Comune, riveste un’importanza cruciale nell’istruzione dei più giovani sui valori dell’affetto, del rispetto e dell’ascolto, oltre a conservare storie e ricordi preziosi che sarebbe un dispiacere dimenticare.
“Quando ero piccolo io…!”
Anche a noi genitori sarà capitato di dire ai nostri figli “quando ero piccolo non c’era questo e quello” e in effetti mai nessuna generazione ha attraversato più sconvolgimenti epocali come la generazione Y (i cosiddetti Millennials) e si è adattata molto in fretta, ma siamo comunque tanto distanti da quella presente: abbiamo vissuto in pieno la transizione dei cellulari agli smartphone, internet e i social, tutte cose che per i nostri figli c’erano già quando sono nati. Infatti non a caso si chiamano nativi digitali.
E invece l’epoca dei nostri nonni è ancora più distante, ma ricca di memorie. Alcuni di noi hanno ancora nonni che possono raccontare della guerra, di come giocavano loro e dei loro passatempi, un modo completamente diverso di vivere rispetto a social e videogiochi.
“I nostri nonni si portano dietro uno straordinario bagaglio di conoscenze, cultura, valori e saggezza che questo progetto intende valorizzare partendo dal concetto che le loro esperienze contengono preziose lezioni di vita per i più piccoli – spiega l’assessora Marta Brusoni, che ha contribuito al progetto – I loro racconti costituiscono un importante insegnamento per i bambini che, ascoltandoli, imparano soprattutto a concepire e accettare le differenze, aprendo la propria mente agli altri e al diverso“
Gli anziani hanno condiviso ricordi di quando andavano a scuola a piedi, di pomeriggi trascorsi nelle botteghe locali per acquistare una barretta di cioccolato, e delle vecchie professioni come fabbri, falegnami e spazzacamini.
Hanno anche mostrato i giochi dell’epoca, molti dei quali erano realizzati con materiali di riciclo come tappi e scatole, come il “calciotappo”.
E voi, quali giochi dell’infanzia ricordate con nostalgia?
Fonte immagini: Comune di Genova
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