Intorno ai 5 anni è consigliabile sottoporre i bambini ad una visita oculistica. Soprattutto se in famiglia ci sono già casi di disturbi alla vista (in particolar modo, mamma e papà). Ma forse non tutti sanno che, al di là di fattori congeniti o ereditari, la vista dei bambini è migliore se questi non hanno problemi di obesità.
Stando a un recente studio dell’Ospedale Bambin Gesù di Roma e pubblicato sul Journal of Gastroenterology, infatti, i problemi della vista, fin da piccoli, sono legati al peso corporeo. In altre parole, i bimbi in sovrappeso, rischiano maggiormente di avere difetti anche della vista. Lo studio dell’ospedale di Roma ha coinvolto circa 1000 bambini nell’arco di due anni e ha reso evidente l’associazione tra obesità infantile, alterazioni del microcircolo retinico e sviluppo della sindrome metabolica. Nei bambini normopeso la percentuale dell’alterazione della retina è praticamente zero, mentre si alza al 9% nei soggetti pediatrici in sovrappeso.
E, a bene vedere, questa correlazione presenta rischi non da poco. Soprattutto, se si considera che negli ultimi 20 anni si è assistito a una crescente epidemia di obesità infantile. Secondo i dati del Ministero della Salute, oggi il 25% di bambini è sovrappeso, di cui il 13% è addirittura obeso. Il picco si ha nella fascia di età 9-11 anni. Ai disturbi della vista sono collegate altre possibili patologie e disfunzioni, come spiegano gli esperti: “i bambini con retinopatia severa presentano livelli più elevati di trigliceridi, maggiore insulino-resistenza e ridotto calo fisiologico notturno della pressione arteriosa, indice predittore di ipertensione”.
Avendo questo quadro clinico bene in mente, occorre tenere monitorati i nostri bambini, parlare con gli esperti, curare la loro dieta e, non da ultimo, sottoporli a un esame precoce della vista.
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