Troppi energy drink e merendine ai bambini: i rischi dei cibi ultra-trasformati

3 dicembre 2024 –

La dipendenza da energy drink, merendine e cibi ultra-trasformati sta diventando un problema sempre più preoccupante tra i giovani italiani. Questi prodotti, pieni di zuccheri aggiunti, grassi saturi e additivi, stanno compromettendo lo sviluppo fisico e mentale delle nuove generazioni.

L’allarme lanciato dal rapporto Coldiretti-Censis, rivela una crescente preoccupazione da parte delle famiglie italiane: ben l’82% chiede un intervento pubblico per proteggere la salute dei propri figli.

Etichettatura ad hoc per gli alimenti ultra-trasformati

Per contrastare questo fenomeno dilagante, Coldiretti e Censis sottolineano l’importanza di una specifica etichettatura per i cibi ultra-trasformati. L’etichettatura dovrebbe permettere di riconoscere facilmente i prodotti che contengono un’elevata quantità di ingredienti artificiali, additivi e conservanti.

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Questi alimenti spesso si presentano spesso con packaging accattivanti, che mascherano il loro basso valore nutritivo dietro promesse di energia e gusto. Un’etichettatura chiara e specifica è invece fondamentale per aiutare i consumatori, soprattutto i giovani, a compiere scelte più consapevoli e a evitare cibi dannosi per la salute.

Tuttavia, già in passato era stata proposta una etichettatura chiara e specifica in Europa: il Nutriscore è stato già adottato in Francia, Germania e Spagna. In Italia fondamentale l’opposizione dei produttori e della stessa Coldiretti perché giudicato troppo semplificatorio e penalizzante per le eccellenze del territorio come Parmigiano Reggiano e Prosciutto di Parma.

Cosa dice la Società Italiana di Pediatria

La Società Italiana di Pediatria sottolinea come gli energy drink siano facilmente reperibili nei negozi di alimentari e nei supermercati, e come l’assenza di una regolamentazione specifica renda difficile definire una formula standard per questi prodotti.

I principali ingredienti, tra cui glucosio, caffeina, taurina e vitamine del gruppo B, non sono necessariamente nocivi, ma è fondamentale conoscerne le dosi e le fasce d’età appropriate per evitare rischi per la salute dei giovani.

Numerose evidenze scientifiche collegano il consumo di bevande energetiche a effetti negativi sulla salute fisica e mentale dei bambini e degli adolescenti. Una recente revisione della letteratura evidenzia una correlazione tra l’uso di energy drink e comportamenti a rischio, come il fumo di sigaretta, l’uso di e-cigarette, il consumo di alcol e il binge-drinking, una pratica sempre più diffusa tra i giovani.

Inoltre, l’uso di queste bevande è associato a disturbi del sonno, basso rendimento scolastico, disturbi dell’umore, aumento del rischio di depressione e deficit di attenzione e iperattività. La prevenzione e la consapevolezza sono quindi fondamentali per tutelare la salute dei più giovani.

Il rapporto Coldiretti-Censis

Il tema della dipendenza da cibi ultra-trasformati è stato al centro del Rapporto Coldiretti-Censis, presentato in occasione della giornata inaugurale del Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione a Villa Miani a Roma.

Durante il forum sono state organizzate due sessioni di confronto tra cibi ultra-trasformati e cibi naturali, simboli della Dieta Mediterranea, con l’obiettivo di sensibilizzare il pubblico sui benefici di un’alimentazione sana.

Secondo i dati del rapporto, quasi un genitore su due (48%) è consapevole del fatto che i propri figli scelgono frequentemente cibi ultra-trasformati, nonostante i divieti imposti in casa.

Più Educazione Alimentare o divieti?

Questo dimostrerebbe come i soli divieti non siano sufficienti a contrastare la dipendenza da questi alimenti. Da anni si propongono diverse misure per affrontare il problema: più ore di educazione alimentare nelle scuole, campagne di sensibilizzazione rivolte ai giovani e il divieto di vendita di questi prodotti nelle mense scolastiche e nei distributori automatici degli edifici pubblici.

Inoltre, si chiede un controllo più rigoroso sulla pubblicità, seguendo l’esempio del Regno Unito, che ha vietato la promozione di cibi poco sani durante le fasce orarie di maggiore esposizione per bambini e adolescenti.

Oltre l’80% delle famiglie ritiene infatti fondamentale l’attivazione di una grande campagna di sensibilizzazione sull’importanza di una corretta alimentazione. Questa campagna dovrebbe coinvolgere non solo le scuole, ma anche i social media, il web e tutti quei canali frequentati dai giovani, per diffondere un messaggio chiaro e potente sull’importanza di mangiare in modo sano.

Educazione alla Campagna Amica” è un progetto promosso da Coldiretti che coinvolge ogni anno oltre mezzo milione di bambini, insegnando loro l’importanza di conoscere la provenienza dei cibi e i benefici di un’alimentazione sana, basata su prodotti freschi e naturali.

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