14 marzo 2025 –
Un gesto affettuoso, come un bacio sul viso di un bambino, può nascondere rischi che spesso i genitori e parenti non conoscono. La storia del piccolo Juwan, un bambino di appena due anni, ne è la conferma. Colpito da una grave infezione oculare causata dal virus dell’herpes, Juwan ha perso la vista da un occhio. Un evento che ha sconvolto la sua famiglia e che oggi rappresenta un importante monito per tutti i genitori.
Herpes oculare nei bambini: il caso di Juwan
La vicenda ha inizio con un bacio: un amico, o un parente, che in uno slancio d’affetto ha dato un bacio innocente al piccolo Juwan, quando era ancora piccolo. Solo che la persona era affetta da herpes labiale.
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Nei giorni successivi, i genitori hanno notato un rossore nell’occhio sinistro del figlio, che inizialmente i medici hanno attribuito a una comune congiuntivite.
Tuttavia, le cure con gli antibiotici non davano alcun effetto. L’infezione continuava a peggiorare, fino a quando è arrivata una diagnosi più precisa: si trattava di un virus, e non di un batterio, ovvero l’herpes simplex.
Cos’è l’herpes oculare e perché può causare danni irreversibili
L’herpes simplex di tipo 1, noto per causare le classiche “febbri sulle labbra”, può diventare pericoloso quando entra in contatto con zone sensibili come gli occhi. In questi casi, il virus può infiammare e danneggiare la cornea, il tessuto trasparente fondamentale per la vista.
Senza una diagnosi tempestiva e un trattamento antivirale adeguato, le conseguenze possono essere gravi, portando a cicatrici permanenti o alla completa perdita della vista.
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Nel caso di Juwan, il ritardo nella diagnosi ha permesso al virus di progredire in modo significativo. A quel punto, la cornea era ormai compromessa, e il cervello aveva iniziato a “dimenticare” l’occhio colpito, interrompendo lo sviluppo delle connessioni visive essenziali per il recupero.
Il difficile percorso medico e il coraggio della famiglia
Dopo la scoperta della vera natura dell’infezione, i genitori di Juwan hanno cercato il supporto di specialisti internazionali. Al bambino è stata impiantata una membrana amniotica nell’occhio danneggiato e, nel prossimo futuro, potrebbe sottoporsi a un’operazione complessa per ripristinare la connessione tra occhio e cervello, con un successivo trapianto di cornea.
Questi interventi offrono una speranza, ma non garantiscono il recupero completo della vista. Nonostante il dolore e il senso di colpa, i genitori hanno trasformato la loro sofferenza in forza, condividendo la loro esperienza per sensibilizzare altri genitori su un pericolo spesso sottovalutato.
Questo è infatti l’appello di Michelle, la mamma di Juwan, sui social:
Sento la necessità di far capire alle persone PERCHÉ NON DOVREBBERO BACIARE IL BAMBINO DEGLI ALTRI. È una cosa che ho visto mille volte, ma noi non ci siamo mai preoccupati troppo – voglio dire, qual è la cosa peggiore che può succedere, no? Sbagliato. Mi sbagliavo di grosso.
L’importanza della prevenzione: cosa devono sapere i genitori
La storia di Juwan ci insegna che anche un semplice herpes labiale può diventare una minaccia per un bambino, soprattutto nei primi anni di vita, quando il sistema immunitario è ancora in fase di sviluppo. Per questo è fondamentale evitare il contatto diretto, come baci sulle mani, sul viso o sulle mucose, da parte di persone con infezioni in corso (e nel dubbio, astenersi).
È lo stesso motivo per cui molti genitori hanno iniziato a mettere cartelli sulle carrozzine, quando escono a spasso con i loro piccoli: spesso ci sono persone, anche perfetti sconosciuti, che non resistono dal toccare i figli degli altri. Fare una carezza a un neonato, per strada, sembra un gesto di simpatia e umanità. Ma altri possono vederlo come un’invasione dei propri spazi.
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Anche un gesto d’affetto, della zia o del cuginetto, può quindi trasformarsi in un rischio serio per la salute dei più piccoli. Questo non vuol dire smettere di coccolare i bambini, ma significa essere consapevoli se siamo ammalati e se portiamo al piccolo un potenziale pericolo. Significa magari, pensare di lavarsi le mani prima di coccolare un neonato di pochi mesi o giorni. Essere informati è il primo passo per prevenire.
Fonte immagini: Facebook
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