18 marzo 2025 –
Valentina Cabassi, modella e influencer nota anche per essere la compagna del rapper Ernia, sta vivendo con entusiasmo la sua prima gravidanza. Come molte future mamme, ha deciso di condividere con i suoi follower le emozioni, i cambiamenti e i piccoli riti quotidiani che accompagnano questo periodo così speciale. Tuttavia, un suo recente video sulle smagliature in gravidanza ha acceso un certo dibattito online, attirando critiche e polemiche inaspettate.
La frase incriminata: “Le smagliature non le vogliamo”
Tutto è iniziato da un vlog in cui Valentina raccontava la sua routine di bellezza in gravidanza. Tra i vari passaggi, ha parlato dell’uso di oli naturali per idratare la pelle e cercare di prevenire le smagliature, aggiungendo una frase che ha fatto discutere: “Le smagliature non le vogliamo”.
Queste parole, apparentemente innocue, sono state interpretate da alcuni utenti come un giudizio nei confronti di chi, durante o dopo la gravidanza, ha sviluppato smagliature sul corpo.
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In un’epoca in cui i temi legati all’accettazione del corpo e alla body positivity sono molto sentiti, anche una semplice frase può essere interpretata in molteplici modi. E così, nel giro di poche ore, il video ha attirato l’attenzione del web, ricevendo critiche da chi ha ritenuto l’affermazione insensibile o poco inclusiva.
Smagliature in gravidanza: un tema che divide
Le smagliature sono un fenomeno naturale che può interessare molte donne in gravidanza. Come ha anche sottolineato una utente, purtroppo nessuna crema o trattamento possono garantire al 100% che non compariranno, perché c’è di mezzo anche la genetica e quindi la struttura stessa della nostra pelle.
Raga ho una brutta notizia per voi: non c’è nessun prodotto (scientifico provato) che possa prevenire le smagliature= è tutto genetica. Mi dispiace ma è tutto marketing.
Alcune persone le vivono serenamente, altre cercano di prevenirle il più possibile con creme e oli specifici. Entrambe le scelte sono valide e personali. L’importante è mantenere uno spazio di confronto rispettoso, dove ogni voce possa essere ascoltata senza pregiudizio. Altre utenti infatti hanno voluto sottolineare:
Ma sinceramente anche se non sono una modella io le smagliature sulla pancia non le vorrò, fine .
Valentina Cabassi sicuramente voleva spiegare perché ci tiene a non avere le smagliature, ovvero anche per il lavoro che fa.
Ma il caso ci ricorda quanto sia fondamentale comunicare con consapevolezza, soprattutto quando si ha un seguito importante sui social. Ogni parola, seppur detta in buona fede, può generare reazioni impreviste. La chiave sta nell’equilibrio: tra libertà d’espressione e sensibilità verso chi ascolta.
La risposta dell’influencer: “Non volevo offendere nessuno”
Di fronte alla polemica crescente, Valentina Cabassi è intervenuta per chiarire il suo punto di vista. In un secondo video, ha spiegato di non avere alcuna intenzione di discriminare o offendere chi ha le smagliature, sottolineando che il suo intento era semplicemente quello di condividere un consiglio personale con le sue follower.
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L’altro giorno ho osato dire che per prevenire le smagliature mi metto l’olio sulla pancia: tragedia. Mi dispiace se qualcuno si è sentito offeso dalla frase ‘Io non voglio le smagliature’. So che sono naturali, e non volevo assolutamente criticare chi le ha”.
Cabassi ha evidenziato come la cura del proprio corpo sia una parte integrante del suo lavoro di modella, e che per questo motivo presta particolare attenzione alla pelle anche in gravidanza. Ha anche aggiunto che, qualora le smagliature dovessero comunque comparire, non ne farebbe un dramma.
Vorrei cercare di prevenirle. Se mi dovessero spuntare dopo il parto, pace, non succede nulla”.
Il difficile equilibrio tra spontaneità e social media
Nonostante le spiegazioni, il dibattito non si è placato. Alcuni commenti sono stati particolarmente duri, come quello di un utente che le ha scritto:
“Se non vuoi le smagliature, non rimanere incinta”.
Parole che Valentina ha trovato ingiuste e scoraggianti, sottolineando quanto sia diventato difficile esprimere un’opinione sui social senza essere fraintesi.
“Mi sembra che sia difficile parlare di tutto, ci sono sempre persone che fraintendono o che ti vogliono far passare per quella che non sei. Sono stata super spontanea, ma qualcuno ha voluto male interpretare”.
La vicenda ha sollevato una questione più ampia legata alla comunicazione online, soprattutto quando si toccano temi sensibili come il corpo femminile, la gravidanza e l’accettazione di sé.
Da un lato, c’è il diritto di ogni persona – celebrità o meno – di condividere le proprie esperienze e scelte personali. Dall’altro, esiste una crescente attenzione verso un linguaggio inclusivo e rispettoso di tutte le realtà.
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