1 aprile 2025 –
L’alimentazione scolastica è un tema sempre molto caldo per noi genitori: si tratta spesso non solo di garantire la qualità del cibo che mangiano i nostri figli, ma anche di contenere la spesa.
Ed è successo in passato che diverse mense scolastiche siano finite sotto inchiesta per cibo scaduto o per la presenza indesiderata di insetti, segnale che la qualità delle materie prime non fosse proprio al primo posto. Adesso si parla dell’esatto opposto: ovvero introdurre fonte proteiche di qualità e sostenibili nelle mense scolastiche, grazie appunto agli insetti.
Perché puntare sugli insetti nelle mense scolastiche
In questo scenario, si sta aprendo una prospettiva innovativa: l’introduzione di insetti e larve nei menù delle scuole elementari in Regno Unito. Un gruppo di studiosi britannici ha infatti avviato una ricerca con l’obiettivo di sostituire gradualmente proteine di origine animale e vegetale (come carne e soia) con insetti come grilli, locuste, vermi della farina e larve di vario tipo. Ma perché puntare su alimenti così inusuali per la nostra cultura? Scopriamolo insieme.
Gli insetti commestibili rappresentano una fonte proteica estremamente ricca e, al contempo, più sostenibile rispetto alla carne tradizionale. Secondo il team di ricerca dell’Università di Cardiff e dell’Uwe di Bristol, esistono circa duemila specie di insetti commestibili nel mondo. Larve di mosca, grilli, formiche, locuste e vermi della farina sono soltanto alcuni esempi. L’idea è di trasformarli in pietanze appetitose e nutrizionalmente complete, in grado di fornire proteine di alta qualità ai bambini.
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L’allevamento di insetti, inoltre, richiede meno risorse idriche e suolo, producendo emissioni di gas serra inferiori rispetto agli allevamenti intensivi di animali più grandi. Secondo i ricercatori, questo renderebbe gli insetti non solo vantaggiosi per la salute umana, ma anche per quella del pianeta. Le larve e gli insetti possono nutrirsi di scarti organici, trasformando risorse altrimenti inutilizzate in cibo ad alto valore nutrizionale.
Lo studio britannico che apre la strada
Il progetto portato avanti dal dottor Christopher Bear della School of Geography and Planning dell’Università di Cardiff, in collaborazione con altri ricercatori, mira a testare pasti a base di insetti, come bachi da seta o larve saltate in padella, per verificarne l’accettabilità e le proprietà nutrizionali.
Il prodotto oggetto di studio si chiama VeXo, un mix di proteine vegetali e insetti che ricorda molto un tradizionale sugo al ragù, ma con un apporto proteico più elevato e un impatto ambientale minore. L’obiettivo principale degli scienziati è abituare i bambini all’idea che esistono alternative alimentari valide e presenti già ora, non soltanto proposte futuristiche.
Già nel 2019 si parlava di questa ricerca sostenuta anche dal governo britannico e dove un’equipe di ricercatori ha lavorato anche con la piccola imprenditoria per dare vita a questo progetto.
Alimentazione a base di insetti: possibili benefici
Come detto prima, gli insetti forniscono molti nutrienti a basso costo. I possibili benefici nutrizionali sono numerosi.
- Proteine di alta qualità: Gli insetti contengono proteine complete, cioè con tutti gli amminoacidi essenziali. Questo li rende un’ottima fonte per la crescita dei bambini.
- Vitamine e minerali: Molti insetti sono ricchi di vitamine del gruppo B, ferro, calcio e altri micronutrienti fondamentali per lo sviluppo.
- Basso contenuto di grassi saturi: La maggior parte degli insetti commestibili presenta una quantità di grassi saturi inferiore rispetto alle carni tradizionali come manzo o maiale, contribuendo a un’alimentazione più equilibrata.
Insetti in cucina e accettazione culturale
Portare gli insetti a tavola non è una novità. Si stima che circa due miliardi di persone ne facciano abitualmente uso nelle loro diete tradizionali in molte parti del mondo. Tuttavia, in Europa – e soprattutto in Italia – il consumo di insetti è ancora associato a una forte barriera culturale.
L’approccio graduale e l’informazione corretta sono armi vincenti per favorire l’accettazione dei bambini e delle loro famiglie.
È comunque possibile che, dati i numerosi vantaggi nutrizionali e ambientali, nei prossimi anni, gli insetti possano guadagnare sempre più spazio nel settore della ristorazione collettiva, incluse le mense scolastiche. La ricerca del team britannico offre un primo esempio concreto di come sia possibile integrare gradualmente questi alimenti nei menù, garantendo un equilibrio tra gusto, salute e sostenibilità.
Nel panorama globale, affrontare la sfida dell’alimentazione di una popolazione in continua crescita con risorse limitate è sempre più urgente. Gli insetti potrebbero giocare un ruolo chiave, affiancando altre fonti proteiche a basso impatto ambientale come alghe e legumi, disegnando così una dieta più varia e flessibile rispetto ai cambiamenti climatici.
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