L’allattamento al seno aiuta il corretto sviluppo della cavità orale, non ci sono dubbi a riguardo. Infatti, oltre ai già conosciuti benefici per la salute sia della mamma che del bambino, essere allattato al seno aiuterebbe il bambino a sviluppare in modo fisiologico la cavità orale. Succhiando al seno il bambino potrà conservare la corretta forma del palato e il giusto allineamento dei denti. Tutto questo è possibile grazie al tipo di movimento che il neonato è costretto a fare per succhiare il latte dalla mamma. Tale movimento è completamente diverso da quello che effettua il neonato che viene alimentato in modo artificiale.
Con la suzione naturale il bambino compie movimenti verso il basso con la mandibola, fino a spingere la lingua verso il palato, il capezzolo viene spremuto, il bambino raccoglie il latte all’interno della bocca e dopo circa 3 o 4 poppate deglutisce. Il bambino allattato in modo artificiale, quindi con biberon, compie essenzialmente movimenti verticali con la mandibola, utilizzando pochissimo la muscolatura. La facile fuoriuscita del latte dalla tettarella non induce il bambino a compiere i movimenti corretti per “allenare” la lingua e tutta la muscolatura che dovrebbe essere coinvolta in quest’azione. Gli effetti negativi si evidenziano abbastanza precocemente, a partire da una scorretta postura linguale e labiale, sovente si denota una malocclusione mandibolare.
Questi problemi posturali non vengono superati con la fine dell’allattamento e l’inizio di un’alimentazione a base di cibi solidi, anzi il bambino solitamente mantiene inalterata la postura linguale appresa durante l’allattamento. Basta semplicemente osservare il palato di un bambino allattato al seno e quello di un bambino allattato al biberon. Nel primo caso il palato sarà ampio e armonico, nel secondo sarà per lo più stretto e profondo, con conseguente disordine ortodontico.
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Elena Guastamacchia