In questi giorni il liceo artistico Nervi Severini di Ravenna si è reso nuovamente protagonista con una novità inedita in Italia. Ancora una volta questo liceo fa scuola in tutta Italia: il regolamento interno è stato modificato al fine di riconoscere il congedo mestruale alle studentesse, ponendosi come il primissimo istituto in Italia a promuovere questo tipo di concessione.
Il congedo mestruale per le studentesse
Da sempre, le assenze sono sempre state un’importante discriminante per la valutazione finale di ciascun alunno : solitamente il vincolo di frequenza di tre quarti dell’orario annuale è necessario per ammettere gli studenti agli scrutini finali.
Tuttavia, il liceo artistico Nervi Severini di Ravenna, dietro la spinta delle studentesse, ha deciso di modificare il regolamento d’istituto concedendo alle ragazze il cosiddetto congedo mestruale, ossia il mancato conteggio delle assenze dovute ai dolori mestruali invalidanti.
Questa modifica si basa sul modello spagnolo, paese nel quale gli istituti già concedono da tempo questo diritto alle studentesse.
Il nuovo regolamento prenderà piede dal 2023 e permetterà alle studentesse di presentare un certificato medico a inizio dell’anno che attesti la comprovata presenza di dismenorrea, in modo tale da vedersi riconoscere fino a 2 giorni di assenze al mese totalmente giustificate, come “deroga al vincolo di frequenza di almeno tre quarti delle ore di lezione“.
Una scuola avanti sui tempi
Ciò che è successo a Ravenna è stato ripreso e commentato in altri istituti di tutta Italia : ha inspirato infatti 23 scuole di Roma facenti parte della Rete Studentesca con lo slogan “Congedo mestruale in tutte le scuole” per difendere i diritti degli studenti e delle studentesse.
Il Preside dell’istituto Nervi Severini, Gianluca Dradi, è già molto noto in tutta Italia per le sue decisioni molto avanti sui tempi : fu nel suo Istituto che, nel 2019, apparve la scritta “Il preside è gay” sui muri della scuola.
Quando avvenne il fatto, il preside impedì la rimozione della scritta, dimostrando che l’appellativo nei suoi confronti non era da considerarsi come un insulto. Una decisione, che pur scatenando polemiche sulla punibilità degli atti di vandalismo, mostrò a tutta l’Italia un nuovo modo di approcciare il problema dell’omofobia.
«Ciò che offende non è la falsa attribuzione di una condizione, ma il fatto che uno studente del mio liceo l'abbia pensata come un’offesa. Non la farò cancellare: resti lì come pietra d'inciampo per l'intelligenza umana. #nonnellamiascuola».
— Niccolò Zancan (@NiccoloZancan) January 20, 2019
Gianluca Dradi, preside a Ravenna. pic.twitter.com/tqquOZdQhM
Il potere del movimento studentesco
Tornando al congedo mestruale, nel caso di Ravenna la proposta è partita proprio dai rappresentanti d’istituto, i quali hanno presentato ai docenti e al preside le testimonianze di numerose compagne di scuola colpite da dolori mestruali invalidanti: questo ha sostanzialmente portato i docenti ad accettare di andare incontro alle esigenze di chi vive nel contesto scolastico.
Finalmente, il ciclo mestruale viene identificato come una potenziale patologia, una condizione in grado di debilitare le ragazze: in questo, l’istituto Nervi Severini di Ravenna spiana la strada verso un cambiamento radicale che potrebbe interessare, pian piano, molti altri istituti!
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