29 gennaio 2024 –
Immagini strazianti, sia per chi le guarda che per chi le avrà scolpite in mente per sempre: una mamma ha lasciato il bambino di sei mesi in ospedale.
Nelle immagini circolate in rete e in televisione è chiara l’esitazione di questa mamma, prima di prendere la sua decisione definitiva. Adesso il bambino è già stato collocato in una casa famiglia.
Lascia il passeggino con il figlio di 6 mesi in ospedale
Una donna ha lasciato un bambino di sei mesi in un passeggino al pronto soccorso dell’ospedale di Aprilia, in provincia di Latina. Il piccolo è stato preso in carico dal personale sanitario e trovato ben curato, vestito adeguatamente, con pannolini di ricambio e latte. I medici hanno osservato solo lievi irritazioni cutanee sul bambino, tipiche per la sua età e facilmente curabili.
Dopo aver notato la carrozzina abbandonata, il personale ha immediatamente allertato i carabinieri. Il bambino è stato visitato e trovato in buone condizioni di salute. Attualmente è in una casa famiglia e potrebbe essere dichiarato adottabile nelle prossime settimane, a meno che la madre non si faccia avanti.
Il diritto alla privacy non è stato rispettato
La donna, con il viso coperto da una mascherina e un foulard, ha accarezzato il bambino prima di allontanarsi. Prima di lasciarlo, si è seduta in una zona tranquilla dell’ospedale. Alcuni testimoni hanno notato che si è allontanata dicendo di dover andare in bagno, ma non è più tornata.
Le telecamere di sicurezza hanno registrato l’evento. Ma il fatto che ha destato più sdegno di tutti è stata la diffusione del video integrale da parte di alcuni media: anche se aveva il volto ben coperto, e anche se è colpevole di abbandono di minore, la mamma aveva comunque il diritto alla sua privacy.
Le indagini procederanno da parte delle forze dell’ordine, che stanno analizzando altre riprese per ottenere dettagli più chiari sulla donna e facilitare la sua identificazione.
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I media e il gusto del dolore
Vorremmo quindi lanciare un appello: non a questa mamma, che nessuno a nostro avviso può permettersi di giudicare o di invocare perché torni al più presto dal suo bambino. L’appello è per tutti quei giornalisti che sentono di dover diffondere il video con il volto di questa mamma, pensando di fare il bene suo o del bambino.
Il diritto alla privacy e il diritto alle proprie scelte è sacrosanto.
Se volessimo davvero aiutare questa mamma e tutte le mamme che stanno per prendere questa decisione in futuro è ben prima che bisogna intervenire. Non dopo, gridando alla solidarietà e alle collette. Ad esempio, si potrebbero aiutare le donne in difficoltà garantendo il parto anonimo. Mettendo in chiaro il video su tutti i media si sono assicurati che la prossima donna in difficoltà sceglierà un posto meno sicuro, lontano dalle telecamere per lasciare il suo bambino.
Poi facciamoci altre due domande: come mai in queste settimane si sentono solo notizie del genere, come se ci fosse un boom di casi di abbandono da parte di “madri indegne”? È davvero così esteso il problema e non si sta facendo nulla per risolverlo oppure è la semplice attenzione dei media che è esplosa?
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