Nel comune abruzzese di Trasacco una classe della scuola elementare sarà formata per metà da bambini di origine straniera: la decisione del dirigente scolastico di comporre in questo modo la Prima A dell’istituto ha scatenato la protesta delle famiglie, che hanno chiesto una maggiore integrazione nelle scuole.
Tanti bimbi stranieri in una sola classe
A Trasacco (L’Aquila) è scoppiata una polemica pochi giorni prima della riapertura delle scuole: Massimo Pizzardi, dirigente del locale istituto comprensivo, ha infatti deciso di comporre la Prima A per metà di bambini di origine straniera.
La scelta del preside della scuola elementare ha però trovato l’opposizione di molte famiglie che sono insorte chiedendo a Pizzardi spiegazioni in merito e criticando anche le carenze dell’offerta didattica dell’istituto: a detta dei genitori la decisione di iscrivere molti alunni stranieri in una sola sezione non sarebbe un segnale di integrazione fra culture diverse e impedirebbe la composizione di tante classi improntate tutte “all’equità sociale per sesso ed etnia”.
La replica del dirigente scolastico
Dal momento che la polemica è stata ripresa da alcune testate giornalistiche, la replica del dirigente scolastico è arrivata a stretto giro : gli alunni sono stati iscritti in Prima A non perché figli di genitori stranieri, ma per motivi organizzativi legati alla frequenza del tempo prolungato. Il preside ha anche ricordato che i bambini sono italiani, in quanto sono tutti nati e cresciuti in Italia.
“Questi bambini a 18 anni prenderanno la cittadinanza italiana e non sono affatto stranieri ma secondo me qui si vogliono creare solo polemiche sterili” ha detto il dirigente rimarcando che le proteste non devono in alcun modo far pensare che Trasacco sia un paese razzista. Nella sua replica il preside ha spiegato che la classe Prima A (composta da 21 alunni di cui la metà di origine straniera) è stata organizzata in questo modo per accomunare i bambini che non fanno il tempo prolungato: dato che i loro genitori per scelta o per motivi economici non potevano permettersi di lasciarli a mensa il dirigente ha così deciso di iscriverli insieme.
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