La blogger Maria Garbis Davis ha confessato di essere una mamma per vocazione, ovvero una di quelle donne che, sin da giovanissima, ha sognato di avere un numero di figli tale da poter organizzare in famiglia una squadra di baseball. Del resto non ha mai tentato di nascondere questo suo prioritario desiderio, neppure a spasimanti e corteggiatori che, ascoltando una simile confessione, avrebbero potuto darsele a gamba levate.
Il mio primo figlio “solo” a 30 anni
Eppure il primo pargoletto è giunto “solo” a 30 anni, che, per gli standard della blogger Davis, rappresentano l’età giusta per essere una brava nonna. Ad ogni modo, avendo alle spalle una lunga esperienza come baby sitter, la blogger ha affrontato la propria maternità con la certezza di essere completamente pronta a crescere e ad educare il piccolo Johnny.
Ma le cose non sono andate esattamente come immaginava…
“Non sarò più sola”
Un giorno si è resa conto che in casa era finita la carta igienica: dopo aver caricato il pargolo sull’automobile ha percorso il tragitto verso il primo punto vendita disponibile. Il bambino, in questo frangente, ha cominciato a urlare e a disperarsi, come se non ci fosse un domani.
Maria è stata colta da un’ansia pazzesca e il pianto ininterrotto del figlio le giungeva alle orecchie come un rumore insopportabile.
In quel preciso istante ha capito che non sarebbe mai più stata sola, che non ci sarebbero più stati i pomeriggi di svago in cui “perdere tempo” costituisce l’attività più stimolante e rinfrancante che possa esistere.
“Aiutate le mamme a recuperare il proprio tempo!”
Proprio in virtù di questa considerazione, Maria ha deciso di appellarsi a tutte le amiche delle mamme che non hanno più tempo per sé, chiedendo loro, nell’anno giubilare della Misericordia, di occuparsi almeno per un’ora dei loro figli, in modo tale da regalare alle genitrici un po’ di tempo da dedicare a se stesse.
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