Al posto delle bibite, abiti, camicie, accessori: la rivoluzione del concetto di hotel e di shopping passa da qui, dalla sostituzione del classico mini bar con il mini fashion bar: un armadio pieno di vestiti da provare in tutta tranquillità ed eventualmente acquistare alla fine del soggiorno.
Alle fashion victims brilleranno già gli occhi all’idea di poter fare shopping anche senza uscire dalla propria camera d’albergo, cominciando il cambio look appena dopo aver disfatto la valigia.
L’iniziativa è stata lanciata da Pimkie – un marchio d’abbigliamento presente in 28 paesi, con 89 punti vendita in Italia – e dopo i primi mini fashion bar allestiti in alcuni hotel di Anversa e Parigi il progetto arriva alla boutique-hotel di Palazzo Segreti a Milano. A breve, l’iniziativa verrà estesa anche ad altre boutique-hotel disseminate nelle principali città europee.
Ma come funziona, precisamente, un mini fashion bar?
In camera le clienti troveranno un armadio con una selezione di abiti scelti in base alla stagione e utili per risolvere situazioni impreviste, come ad esempio un trench impermeabile per affrontare un temporale, o un elegante abito da sera per un invito galante. Se poi gli abiti a disposizione nell’armadio in camera non sono della taglia giusta, niente paura: un fidato “fashion concierge” è subito pronto a risolvere il problema recapitando gli abiti nella taglia richiesta.
I vantaggi dello shopping in camera
Certo, l’albergo con mini fashion bar non potrà sostituire la tentazione di una passeggiata di compere fra le vetrine delle vie del centro, eppure… lo shopping da camera ha degli innegabili vantaggi: volete mettere la differenza di provare un abito davanti allo specchio di una camera da letto, piuttosto che nell’angusto camerino di un negozio, con la commessa alle calcagna? E del piacere di provare un abito abbinandolo in tempo reale con scarpe e accessori che abbiamo già che ne dite?
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