Alberto Pellai è uno psicoterapeuta dell’età evolutiva, ricercatore presso l’Università degli Studi di Milano e padre di quattro figli, insomma un esperto di bambini e ragazzi. L’idea di Pellai per affrontare il covid è quella di creare piccole comunità, delle bolle per sostenersi nella vita quotidiana.
Il disagio delle famiglie nella pandemia
Bambini e ragazzi in dad in quasi tutto il Paese, restrizioni che costringono le famiglie a dimenticare di essere parte di una comunità, questa è la realtà da un anno. Immunologi e scienziati sottolineano che il vivere isolati è l’unica soluzione per limitare la diffusione dei contagi, ma le famiglie sono stanche di gestire una situazione emergenziale senza alcun aiuto. La solitudine infatti sta alimentano e creando conflitti e disgregando legami. La cura dei figli sempre a casa mentre si è in smart working o in ufficio infatti sta mettendo a dura prova l’equilibrio di molti genitori. Alberto Pellai affronta questo disagio tutti i giorni e racconta della rabbia di madri e padri che si sentono frustrati ed impotenti di fronte alle mille difficoltà quotidiane. I figli rinchiusi in spazi piccoli e senza alcuna possibilità di scambio con i coetanei, se non attraverso il pc o il cellulare diventano sempre più irritabili. Le famiglie si sentono sole, ognuno adotta piccoli stratagemmi per sopravvivere, per non affogare, senza una guida ed un supporto. Il bisogno perciò ha motivato Pellai ad elaborare una strategia comune, qualcosa che possa offrire una soluzione più strutturale al disagio quotidiano.
La proposta di Alberto Pellai: gemellaggi tra famiglie
La proposta di Aberto Pellai consiste nel dare vita ad una piccola comunità con regole precise. Le famiglie devono secondo lo psicoterapeuta, fare dei gemellaggi. La soluzione ipotizzata prevede la creazione di bolle all’interno delle quali permettere a due o tre bambini di condividere e giocare insieme. Gli adulti possono supervisionarli a rotazione anche mentre i bambini sono impegnati con le difficoltà quotidiane della didattica a distanza. L’alternanza dei genitori consente di lasciare agli adulti il tempo e la possibilità per lavorare indisturbati o anche solo per ricaricarsi. I bambini d’altronde condividendo con i contenei un tempo stabilito della giornata non risulterebbero più irritabili e stressati. La gestione dei minori durante tutto l’arco della giornata sarebbe quindi più semplice e rilassata. La proposta dello psicoterapeuta si articola anche in una richiesta alle autorità politiche di permettere ad un solo genitore di accompagnare i figli al parco per dare ai bambini libertà di movimento e vivere all’aria aperta anche un’ora al giorno. L’idea dello psicoterapeuta è perciò la condivisione controllata, le autorità stanno valutando l’opportunità di adottare queste soluzioni per ridurre il disagio delle famiglie.
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