“Precoci digitali” così sono stati definiti i bambini dal primo rapporto Auditel-Censis dal titolo Convivenze, relazioni e stili di vita. La ricerca condotta su un campione di 41mila persone evidenzia un dato allarmante: un bambino su cinque possiede già il proprio smartphone prima dei dieci anni di età.
Bambini italiani dipendenti da smartphone e internet
Sembra lontana anni luce l’epoca in cui i bambini si divertivano con macchinine, bambole e palloni; adesso i loro migliori compagni di gioco si chiamano smartphone e tablet.
Lo rivela un sondaggio promosso dalla collaborazione tra Auditel e Censis; un campione di 41mila italiani è stato sottoposto ad interviste sulle relazioni sociali e lo stile di vita, rivelando dati preoccupanti soprattutto per i bambini di età compresa tra i 4 e i 10 anni.
Il 17% di loro possiede e utilizza regolarmente uno smartphone, il 33% usa il tablet e quasi il 50% è connesso quotidianamente ad internet, apparentemente senza alcuna forma di controllo da parte dei genitori o di altri membri della famiglia.
Il fenomeno del cyberbullismo è in crescente aumento
Definiti da Auditel e Censis come “precoci digitali” questi bambini trovano nel web una realtà parallela in cui possono fare potenzialmente quello che vogliono. Intenzioni che se, non incanalate verso i binari della moderazione e del rispetto altrui, danno vita nel lungo periodo a fenomeni deleteri e distruttivi come il cyberbullismo o il revenge porn.
Basti pensare che dal 2016 al 2017 il bullismo online è aumentato quasi dell’8% e il 58% degli adolescenti che ne è stato vittima ha tentato di togliersi la vita. Sulla scia di tale allarmante situazione, l’Organizzazione Mondiale della Sanità lancia un appello alle istituzioni e alle scuole di incentivare corsi sull’affettività, sulla socialità e sulla conoscenza del proprio corpo.
In tal senso, molte scuole italiane stanno distribuendo nelle classi Il Vademecum per le mamme ed i papà, una sorta di guida per orientare i genitori a stabilire abitudini sane riguardo l’utilizzo della tecnologia da parte dei minori, nonché un delicato promemoria per ricordare agli adulti che il cellulare, il computer o il tablet non potranno mai sostituire degnamente l’affetto e la presenza dei familiari, fondamentali per il corretto sviluppo psicofisico dei figli.
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